Roma, 19/01/2006
Avio Spa, Curto: "improbabile, nel breve, una risoluzione"
Il silenzio che nelle ultime settimane ha accompagnato la vicenda Avio non sta a significare una sorta dì disinteresse al problema da parte della Politica. Al contrario, è il segnale della preoccupazione per l’evoluzione subita da una questione che a lungo si è sperato potesse imboccare un percorso positivo tale da garantire e tranquillizzare i lavoratori e le loro famiglie.
Avevamo sperato a lungo di poter intervenire sulla materia attraverso lo Strumento dell’emendamcuto in legge finanziaria.
I motivi per i quali gli emendamenti medesimi, presentati sia da parte della maggioranza che dalla opposizione, non sono stati valutati positivamente dal Governo sono noti: l’Esecutivo non ha ritenuto giusto che una azienda come l’Avio, con sedi in altre parti d’Italia, potesse ritenere di privatizzare i consistenti profitti conseguiti in alcuni stabilimenti, scaricando sulla finanza pubblica le criticità di altre sedi, in questo caso lo stabilimento di Brindisi.
Per questo motivo il Governo stesso aveva ripetutamente chiesto ai vertici Avio un piano industriale capace di dimostrare che la richiesta di risorse pubbliche per evitare la Cassa integrazione straordinaria per centinaia di dipendenti potesse avere rispondenza virtuosa e strutturale sui futuro dello stabilimento.
Non mi pare che a tanto siano state date risposte. E quando sono state fornite sono state per lo più lacunose.
Non c’è dubbio che, trovandoci allo spirare della legislatura, appare improbabile, quanto meno nel brevissimo periodo, una risoluzione della vicenda. Sulla quale, però, va ribadito che non mancherà in futuro, al di là del ruolo che si rivestirà, un ulteriore grande impegno indirizzato al superamento della CIG straordinaria e al ritorno dell’Avio in mano pubblica.
COMUNICATO STAMPA SENATORE EUPREPIO CURTO |