Ceglie M.ca, 19/01/2006

Mita (Ds): “l’Ospedale di Ceglie perde 700 mila euro di finanziamenti”

Occorre mettere mano al disagio ed alla diffusa insoddisfazione tra i cittadini cegliesi e gli operatori della sanità.
E’ reale il rischio che, ai danni provocati dal Piano di riordino ospedaliero voluto da Fitto, si aggiunga una azione di ostruzionismo del centro destra, tesa a dimostrare che anche con il centro sinistra le cose non cambiano.

La prova di ciò è Ceglie Messapica, il cui ospedale perde € 700.000,00 di finanziamenti, previsti dall’art.20, perché il tecnico incaricato dall’ex direttore Causo, tecnico si dice molto vicino al centro destra, non presenta i progetti.
Noi abbiamo il dovere di denunciare ciò e di invitare l’attuale direzione della Asl a mettere in atto tutte le azioni tese ad individuare e sanzionare eventuali responsabilità.
Noi siamo ben consapevoli che tale stato di disagio in provincia di Brindisi è nato non solo per un piano di riordino ospedaliero sbagliato e sottodimensionato rispetto al numero degli abitanti, ma anche per una sua cattiva e inadeguata gestione e attuazione.

Certo, ritardi, disfunzioni, tagli ai posti letto, liste di attesa, consolidati da oltre dieci anni di governo patronale della sanità, non si affrontano e risolvono in quattro mesi di governo del centro sinistra, ma dobbiamo mettere in atto tutte le azioni che diano messaggi chiari di discontinuità prima ai cittadini-pazienti e poi a tutti gli operatori del comparto che, con il voto regionale, hanno segnato la loro disapprovazione politica.
Noi sappiamo che ancora oggi, nonostante i tempi necessari alla individuazione dei punti di criticità del sistema sanitario brindisino, molti operatori con affanno sono costretti a dare una risposta alla domanda di salute, e lo fanno rinunciando a loro legittime gratificazioni; ed è a tutte queste persone che noi dobbiamo guardare con attenzione.

Noi DS di Ceglie riteniamo di dover contribuire, dopo la protesta e la critica feroce sul Piano di riordino ospedaliero di Fitto, attraverso l'impegno dei nostri consiglieri regionali come Pino Romano, da sempre impegnato ai problemi del territorio, a proporre e ripartire per costruire una rete ospedaliera più equilibrata, più integrata e collegata al territorio, così da ridare fiducia ai cittadini e al contempo motivando gli operatori che rimangono una risorsa qualificata indispensabile.
Tutte le forze del centrosinistra devono essere unite per guidare un'azione politica comune per ridare funzionalità e autonomia al nostro ospedale. Il governo regionale ha già dato un segnale importante a molti cittadini pugliesi eliminando il ticket sui farmaci e licenziando un piano occupazionale che prevede, per la Puglia, una stabilizzazione e nuove assunzioni per circa 3.500 unità.

Nello specifico dell'ospedale di Ceglie Messapica, l'azione politica condotta dai Ds e dalle altre forze del centrosinistra ha già dato qualche risultato. Infatti vi è un formale impegno affinché nei prossimi mesi di febbraio – marzo alcuni posti letto previsti per la lungodegenza, vengano trasformati rendendo operativo il reparto di medicina interna; a questo si aggiunge la volontà di avviare l’attività di oculistica con possibilità di ricovero per acuti.

Il nostro impegno come Ds e come cittadini di Ceglie Messapica è quello di ottenere ancora di più per il nostro ospedale, chiedendo:
1 - il potenziamento del reparto di ortopedia, non solo come attività di ricovero programmato ma anche per acuti, collegato in rapporto sinergico con il polo riabilitativo ad alta specializzazione del San Raffaele che, oltre ad essere l'unica struttura altamente qualificata in tutto il Mezzogiorno, può rappresentare per il nostro ospedale motivo di alta specializzazione ortopedica.
2 - l'adeguamento a norma delle sale operatorie.
3 - l'istituzione di un servizio di nefrologia e dialisi, quale indispensabile impegno sociale nei confronti di quei cittadini portatori di tale patologia.
4 - il potenziamento degli ambulatori polispecialistici, un servizio di prevenzione donna, un ambulatorio per i disturbi dell'alimentazione con le figure di un endocrinologo, un diabetologo, uno psicologo, un dietologo, un servizio di medicina dello sport.

A questi obiettivi prioritari, c'è da aggiungere tutto il nostro impegno a far tornare attivo il reparto di chirurgia generale, che ha rappresentato, attraverso la qualificata professionalità degli operatori, un fiore all'occhiello e un punto di riferimento per tutto il territorio brindisino.

PIETRO MITA
Segretario DS Ceglie e Consigliere Provinciale