Brindisi, 04/02/2006

PAI: svolto il primo incontro con Ordine Ingegneri

Si è svolto ieri pomeriggio, nella Sala della Giunta di Palazzo di Città, un incontro tra l’Amministrazione comunale – rappresentata dall’assessore ai Lavori Pubblici Cosimo Elmo - ed una delegazione dell’Ordine degli Ingegneri di Brindisi, guidata dal presidente Erminio Elia.
Oggetto dell’incontro – il primo di una serie di riunioni che il Comune terrà con tutti gli Ordini professionali del territorio – era il Piano di assetto idrogeologico (Pai), recentemente adottato dall’Autorità di Bacino della Puglia. “Un provvedimento – hanno affermato l’assessore Elmo ed i rappresentanti dell’Ordine degli Ingegneri – che ha scatenato non poche polemiche, soprattutto in riferimento al fatto che lo stesso Piano è stato adottato su cartografie vecchie di almeno cinquanta anni, quando la città di Brindisi era limitata al solo centro storico”.

L’Autorità di Bacino della Puglia, infatti, sulla base della “Legge 267/98 – perimetrazione aree storicamente inondate” – ha comunicato che stava procedendo a definire una prima perimetrazione delle aree storicamente inondate, in base a notizie di allagamenti e di danni subiti da persone, insediamenti abitativi e produttivi ed infrastrutture, a seguito di eventi alluvionali. In relazione alla perimetrazione individuata dall’Autorità, la Ripartizione ai Lavori Pubblici del Comune di Brindisi, in accordo con il Settore Urbanistica, ha trasmesso la cartografia indicante la proposta di modifica e, di conseguenza, l’Assetto di Vincolo Ideologico definitivo.

A seguito degli eventi metereologici dell’ottobre 2005 che hanno prodotto notevoli disastri in tutta la Puglia, l’Autorità di Bacino – senza avviare alcun contraddittorio con le Amministrazioni locali – ha approvato, in data 30 novembre 2005, il Piano stralcio per l’Assetto Idrogeologico per i bacini regionali e per il Bacino interregionale del fiume Ofanto, ritenendo che le osservazioni prodotte sarebbero state oggetto, successivamente, di una indagine approfondita da parte della stessa Autorità di bacino, al fine di aggiornare il PAI, anche sulla base di sopralluoghi da parte di componenti la Segreteria Tecnica e delle ‘Sotto-Commissioni’, di concerto con gli Enti proponenti e interessati, per definire nel dettaglio il contorno delle aree già perimetrate e di quelle nuove. Nelle more, con la stessa deliberazione del 30 novembre 2005, l’Autorità di bacino ha vincolato alla inedificabilità larghe aree urbanisticamente edificabili e/o già ampliamente edificate, pur essendo tali aree regolarmente servite da impianti di smaltimento delle acque meteoriche e, quindi, non più inondabili.

L’Amministrazione comunale di Brindisi, dovendo richiedere con urgenza le modifiche del Piano ed allo scopo di corroborare con una idonea documentazione tecnica, ha affidato a due professionisti un incarico di progettazione e di verifica dell’assetto idrogeologico del territorio comunale e, a tale proposito, è stato interessato, in via breve (data l’urgenza), il Dipartimento di Idraulica del Politecnico di Bari. I due ingegneri incaricati hanno già effettuato un primo sopralluogo sulle aree assoggettate a vincolo, acquisendo documentazione e rilievi fotografici. La proposta di modifica per tutto il territorio comunale, supportata da idonea documentazione tecnica, verrà predisposta entro sei mesi dai due professionisti.
“E’ vero che i Comuni – ha affermato l’assessore Elmo – sono stati inadempienti su alcune richieste pervenute dalla Regione Puglia, ma è pur vero che gli stessi Comuni erano in attesa di conoscere le rideterminazioni che la Regione avrebbe fatto sulle ‘aree blue’ segnate dal Piano”. “Aree - ha affermato il presidente dell’Ordine degli Ingegneri Erminio Elia – che nella nostra città indicano come zone non edificabili i quartieri Bozzano, Commenda, Cappuccini e la Zona industriale”.

La preoccupazione maggiore delle Amministrazioni comunali, infatti, è quella di trovarsi nella scomoda situazione di non poter concedere permessi di costruzione e di dover affrontare eventuali richieste di risarcimento da parte di imprenditori che avevano già intrapreso in passato l’iter per l’autorizzazione.
“E’ per questo motivo – ha proseguito l’assessore Elmo – che l’Amministrazione comunale ha inteso sentire anche il parere dell’Ordine degli Ingegneri, al fine di instaurare una fattiva e proficua collaborazione istituzionale che possa indirizzare le parti ad individuare le possibili soluzioni al problema. Una collaborazione che mi pare sia stata avviata in maniera concreta proprio a partire dall’incontro odierno e che proseguirà anche in futuro”.

Al termine dell’incontro, si è deciso, dunque, di intraprendere due strade, una di tipo tecnico ed, eventualmente – qualora ce ne fossero le condizioni – una di tipo di giuridico. “Il tutto – ha concluso l’assessore Elmo – per evitare che, in alcuni casi, la salvaguardia prevista dal PAI possa comportare il blocco dell’attività edificatoria, anche laddove non esistono i presupposti”.

COMUNICATO STAMPA AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI BRINDISI