Brindisi, 07/02/2006

Rigassificatore: il “comitato del Si” vuole discutere di proposte utili

Noi del Comitato pro R.B. (cittadini, impiegati, professionisti, pensionati, studenti, casalinghe, disoccupati, professori ed ogni altro soggetto interessato alla reale tutela del Nostro Territorio e della sua Economia) ribadiamo la necessità di promuovere una adeguata informazione e conoscenza, anche grazie ad un fitto confronto-dialogo con la Brindisi LNG, affinché venga esaminato ogni aspetto comunque connesso alla realizzazione del Terminale di Rigassificazione di gas naturale liquefatto a Brindisi.
Il Presidente della Provincia, dr. Errico, nell’apprendere della nascita del Comitato pro R.B., ha testualmente riferito: “… vorremmo poter discutere una qualsiasi proposta della LNG a proposito del Rigassificatore. Mi pare sia evidente la chiusura nei confronti degli Enti Locali … La volontà di discutere non ci manca. Ma di cosa discutiamo? … La verità è che come amministratori locali ci siamo dimostrati disponibili sempre a discutere ma non vi è mai stato nulla da discutere …”.
A questo punto, sorge il timore che l’esimio Presidente della Provincia, così come il Sindaco Mennitti, siano arroccati su posizioni di orgoglio personale visto che non fanno che ripetere che dalla LNG non sono state avanzate proposte su cui discutere.
È appena il caso di chiarire che sono gli amministratori locali i conoscitori del contesto socio-economico del territorio; pertanto, le eventuali ricadute positive che sullo stesso potrebbero derivare dalla realizzazione del Rigassificatore e dalle connesse attività della LNG, non possono essere oggetto di proposte da parte dell’Azienda energetica. Pertanto suggeriamo ai ns. Amministratori che siano proprio gli enti locali ad indirizzare la LNG verso gli interventi socio-culturali, occupazionali ed economici più adeguati alla realtà territoriale.
Ci dissociamo, quindi, dall’immobilismo degli “abili strateghi” cercando di sopperire ad eventuali loro “disattenzioni”. Manifestiamo, d’altro canto, totale solidarietà nei confronti di coloro che non vogliono più assistere ai proclami dei rappresentanti delle Istituzioni che puntualmente sfociano nel “no al Termovalorizzatore”, “no al Rigassificatore”, “no alle opere di disinquinamento del Seno di Ponente del Porto”, no a tutte le progettualità industriali di Brindisi e provincia, agendo in difesa di un bieco ambientalismo che li porta ad ignorare quelle forze sane che hanno contributo alla crescita ed al mantenimento economico del Nostro territorio.
In tale prospettiva, cerchiamo la collaborazione di chi vorrà aderire al Nostro progetto nel tentativo di individuare gli spazi di dialogo volti a cogliere le opportunità di crescita che possono derivare per il territorio dalla realizzazione del Rigassificatore, per poi suggerirle alla ns. Amministrazione a volte “claudicante”.
- Water Front: chiediamo pubblicamente di conoscere i contenuti del progetto, che notoriamente dovrà essere finanziato in gran parte dai privati, proponendo di coinvolgere anche la Brindisi LNG nel finanziamento e nella realizzazione di alcune opere;
- Ambiente-Occupazione: ritenendo ormai ampiamente superate le perplessità di natura ambientale legate al Rigassificatore, una valida proposta-richiesta da avanzare alla LNG potrebbe riguardare, anche nella prospettiva di volere Brindisi Comune Ecologico, la fornitura di bus e battelli a metano che contribuiranno al decongestionamento del traffico cittadino con rilevante abbattimento dei livelli inquinanti. E perché non proporre anche alla LNG di realizzare delle zone verdi? Esistono delle trattative nei termini sopra descritti? Se no, perché privarsi di tali opportunità da cui far scaturire non solo vantaggi di tipo ambientale ma anche di tipo occupazionale collegati agli interventi in discussione? Non è forse vero che minimi interventi come quelli sopra descritti, potrebbero già portare alla creazione di decine di nuovi posti di lavoro?
- Ambiente-Conversione al gas metano delle centrali elettriche: cerchiamo di non farci abbindolare dalle notizie degli ultimi giorni circa la presunta impossibilità di convertire le centrali elettriche di Cerano da carbone a metano, attuando quanto meno un ciclo combinato. È soltanto una questione di costi. Attualmente il metano costa più del carbone in quanto la gestione del gas naturale in Italia è sotto il monopolio dell’Eni che, detenendo con i suoi gasdotti da quaranta anni tutta la capacità di importazione del metano, può pretendere un prezzo di fornitura elevatissimo, il più alto a livello europeo. Quando, invece, sul Nostro mercato arriveranno altri concorrenti come British Gas, Exxon Mobil ecc., l’Eni dovrà necessariamente ridurre il prezzo del metano che importa, perché altrimenti sarebbe fuori mercato. Quindi, siamo dell’opinione che se i Nostri amministratori intendono concretamente perseguire gli interessi del territorio, pretendano che nelle convenzioni per le centrali elettriche venga imposto ad Enel, Edipower ed Enipower che i loro impianti brucino dal 2010 in poi metano per almeno il 50%; ciò perché nei prossimi anni la nascita dei rigassificatori avrà abbassato notevolmente il costo del metano.

Noi del Comitato pro R.B. continueremo ad attendere concrete e serie risposte, e nell’attesa procederemo nella Nostra attività di ricerca e di informazione nell’interesse della comunità cittadina.
Nel frattempo vogliamo ringraziare la Segreteria UGL di Brindisi per aver messo a Ns. disposizione una stanza da destinare a sede del Comitato.

Annamaria Negro (Pres.) - Francesco Negro (Vice Pres.)
COMITATO PRO RIGASSIFICATORE BRINDISI
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