Brindisi, 09/02/2006
Coniugi rubano al supermarket con l'aiuto della figlia dipendente
Durante l’attività preventiva e repressiva dei reati contro il patrimonio, intensificata su tutto il territorio cittadino, personale della Volante interveniva all’inizio di questa settimana presso uno store di casalinghi sito in una zona periferica della città.
Nella circostanza, il responsabile dell’esercizio commerciale raccontava agli agenti inviati sul posto che alcuni dipendenti avevano notato due persone, un uomo e una donna, che con un carrello colmo di prodotti, oltrepassavano la cassa con molta naturalezza, dopo aver pagato soltanto 15 euro, prezzo indubbiamente non corrispondente al valore degli acquisti. A quel punto, insospettiti, li avvicinavano prima dell’uscita del negozio, chiedendo loro di poter visionare lo scontrino e verificare in tal modo che ci fosse un reale riscontro con gli oggetti acquistati. Dal controllo emergeva che i sospetti non erano infondati, poiché numerosi articoli all’interno del carrello non erano stati effettivamente pagati.
Gli agenti della Volante, dopo aver identificato nei responsabili del furto i coniugi P.G. classe 1944 e Z.A. classe 1948, accertavano la quantità e il valore dei numerosi articoli sottratti e non battuti alla cassa al momento del pagamento.
Si identificava nella dipendente P.P., classe 1983, addetta alla sistemazione dei prodotti sugli scaffali, la figlia dei coniugi sopradetti, la quale aveva provveduto a scambiare le barre dei codici dei prodotti acquistati con altre barre di importo minore, prima di consegnarli direttamente ai genitori.
Si identificava anche la dipendente addetta alla cassa, A.S. classe 1980, che giustificava l’importo battuto sullo scontrino come un errore di lettura dei vari codici a barre presenti sui prodotti, mentre riteneva che gli articoli non registrati erano stati senz’altro dimenticati sul banco della cassa da un altro cliente e che i coniugi in questione se ne fossero appropriati erroneamente, pensando facessero parte della spesa appena acquistata.
Alla fine degli accertamenti condotti presso gli Uffici della Sezione Volanti i tre personaggi, parenti tra loro, venivano segnalati all’Autorità Giudiziaria per il furto dei prodotti non pagati, e la merce veniva riconsegnata agli esercenti del negozio.
COMUNICATO STAMPA QUESTURA DI BRINDISI Ufficio Prevenzione Generale & Soccorso Pubblico
SEZIONE VOLANTI
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