Brindisi, 16/03/2006

Crisi Avio: interviene l'On. Carbonella

La conversione in legge, con modificazioni, del Decreto Legge 6 marzo 2006, n. 68, all’art. 4 prevede lo stanziamento di 100 milioni di Euro per il Ministero della Difesa, il cui utilizzo riguarda prioritariamente la prosecuzione dei servizi relativi alle prestazioni di manutenzione, manovalanza, pulizia e mensa e dei relativi livelli occupazionali, nonché alle spese per l’attività addestrativa.

Riguardo tale provvedimento, parlamentari del centrosinistra, avevano chiesto esplicitamente di finalizzare quote significative per il ripristino delle attività di manutenzione svolte presso lo stabilimento AVIO di Brindisi.

Non essendoci stata alcuna indicazione, circa la destinazione delle attività prima richiamate, si rende necessario, come comunità brindisina, attivarsi con urgenza al fine di sviluppare le pressioni dovute, presso il Ministero della Difesa, ed ottenere garanzie certe circa l’affidamento delle attività di manutenzione di motori militari all’Avio di Brindisi.

Ritenedendo legittimo avanzare questa richiesta, in considerazione degli impegni precedentemente assunti dal Governo e peraltro verosimile che una quota, secondo noi significativa, dovrà necessariamente essere destinata per le attività di supporto all’Aeronautica Militare, trova piena giustificazione questa nostra rivendicazione.

Ove ciò riuscissimo a realizzare, si aprirebbe la possibilità di rinegoziare con la dirigenza Avio la condizione dei lavoratori che da tempo sono in grave sofferenza economica ed occupazionale.

Per tali motivi ribadisco l’esigenza di attivare tavoli istituzionali per giungere ad una positiva conclusione della annosa vertenza in atto.

On. Giovanni Carbonella