Brindisi, 29/03/2006

Archeologia subacquea: corso di formazione del Museo Provinciale e Università di Lecce

E’ stata firmata questa mattina, nel Salone di rappresentanza dell’Amministrazione provinciale di Brindisi, una convenzione tra la Provincia di Brindisi e l’Università di Lecce che prevede un rapporto continuativo tra il Museo provinciale “F. Ribezzo” e la Facolta dei Beni Culturali di Lecce nel campo dell’archeologia subacquea. A firmare il documento il presidente della Provincia Michele Errico e il pro-rettore dell’Università di Lecce Armando Blanco, intervenuti nel corso della conferenza stampa per l’illustrazione del primo progetto in programma tra i due Enti che riguarda un corso di formazione teorico-pratico per operatore tecnico per l’archeologica subacquea.

“Questo corso – ha dichiarato Michele Errico – rappresenta un’ulteriore collaborazione tra la Provincia di Brindisi e l’Università di Lecce che ha già portato all’istituzione di corsi universitari qui a Brindisi e altri ne porterà nel prossimo futuro. La formazione di nuove professionalità in campi così importanti come la tutela e la valorizzazione del patrimonio archeologico sommerso conferma la scelta di una didattica specialistica e specializzata che può condurre ad una maggiore capacità di penetrazione nel mondo del lavoro da parte di giovani del territorio provinciale”.
Il pro-rettore ha poi auspicato la possibilità di realizzare una “summer school” di archeologia subacquea per continuare ad incentivare l’attenzione su questo delicato settore attraverso opere di salvaguardia e interventi diretti nella scoperta di nuovi siti archeologici sottomarini.
Alla conferenza erano presenti anche la direttrice del Museo provinciale “F. Ribezzo” Angela Marinazzo e la titolare della cattedra di Archeologia Subacquea dell’Università di Lecce Rita Auriemma, la quale ha dichiarato che questo è il primo corso di formazione nel settore dell’archeologia subacquea in Italia che prevede lezioni pratiche, dando atto alla Provincia di Brindisi di aver organizzato questa nuova attività che dovrebbe essere presa a modello dagli altri territori italiani.

Nel corso della conferenza stampa non si è potuto non parlare delle campagne di scavo subacquee realizzato negli anni scorsi dall’Amministrazione provinciale che hanno portato all’individuazione dei bronzi di Punta del Serrone.

“Proprio attraverso questa scoperta – ha dichiarato Angela Marinazzo – si è intervenuti nel Museo provinciale di Brindisi destinando una sala esclusivamente ai bronzi e allestendo una seconda sala riservata all’archeologia subacquea dove troveranno collocazione i vari reperti archeologici rinvenuti nel corso degli scavi nelle acque di Santa Sabina. Reperti che al momento sono in corso di studio proprio presso il nostro Museo”.
I dettagli del corso di formazione saranno resi noti a breve con la pubblicazione del bando di ammissione.

COMUNICATO STAMPA AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI BRINDISI