Brindisi, 15/04/2006
Ferrarese: "AM ed ONU non blocchino la crescita del Papola"
L’Aeronautica militare e l’ONU non possono bloccare la crescita del nostro aeroporto.
E’ quanto ha dichiarato il Presidente di Confindustria Brindisi e Presidente Commissione Marketing Confindustria Puglia Massimo Ferrarese, il quale ha avuto un lungo colloquio con l’amministratore delegato della Seap Domenico Di Paola in relazione al dirottamento di numerosi velivoli dall’aeroporto “Papola-Casale” di Brindisi verso altri scali. Il tutto, a causa di un’avaria subita dal sistema di allineamento degli aerei lungo la pista del “Papola” – il cosiddetto P.A.P.I. – in un momento in cui anche l’altra pista di atterraggio è impraticabile per i lavori di ampliamento dello scalo. Il massimo rappresentante della Seap, nel corso del colloquio, ha rassicurato il presidente Ferrarese circa la soluzione in tempi brevi dei problemi riscontrati negli ultimi giorni e sull’impegno della Società di gestione degli Aeroporti Pugliesi a valorizzare ancor di più l’aeroporto brindisino, anche attraverso l’attuazione di politiche attrattive nei confronti di nuovi vettori.
“Intanto – afferma il presidente Ferrarese – la Seap ha le sue responsabilità, in quanto non ha provveduto per tempo a ripristinare la funzionalità del dispositivo di allineamento. Il P.A.P.I., infatti, si trova all’interno dell’area militare dello scalo, ragione per cui non sarà possibile effettuare la manutenzione se non il 19 aprile, così come disposto dalle autorità militari. Il tutto, con gravi danni per lo scalo brindisino, da sempre penalizzato dal suo ‘status’ di aeroporto militare che ne condiziona fortemente lo sviluppo e la crescita. C’è da dire che ci troviamo in una fase di transizione e che l’obiettivo finale è quello di giungere ad un effettivo potenziamento del ‘Papola’. Le disattenzioni di questi giorni, però, rischiano di condizionare l’immagine dello scalo brindisino a livello internazionale che, ciascuno per quanto di propria competenza, stiamo tentando di costruire. Del resto, l’idea di trasformare il ‘Papola’ nell’Aeroporto del ‘Grande Salento’ va proprio in questa direzione.
Adesso, il prossimo impegno che è necessario ottenere dal Governo nazionale è quello di procedere in via definitiva ed in tempi brevissimi alla smilitarizzazione dello scalo. Ulteriori ritardi apparirebbero ingiustificabili perché fortemente dannosi per il secondo aeroporto della Puglia e, di conseguenza, per l’economia delle tre province salentine.
Un ulteriore motivo di preoccupazione è rappresentato dalla presenza, sempre più imponente, di insediamenti dell’ONU sui piazzali ed a bordo pista. Nulla in contrario rispetto allo sviluppo della base delle Nazioni Unite, ma è indispensabile evitare che questo determini danni irreparabili alla funzionalità dello scalo e, quindi, alla possibilità di raggiungere livelli di traffico di gran lunga superiori rispetto a quelli attuali”.
COMUNICATO STAMPA CONFINDUSTRIA BRINDISI |