Brindisi, 02/05/2006

Prelievo di sabbia: Legambiente chiede l'annullamento degli atti

Legambiente - Circolo Tonino Di Giulio - Brindisi -, ha inviato una raccomandata al Dirigente Settore Ecologia della Regione Puglia avente ad oggetto il prelievo di sabbia dal litorale di Punta Penne.
Di seguito il testo del documento

Dal Dirigente del Settore Ecologia della Regione Puglia, Dr. Luca Limongelli, è stato espresso parere favorevole alla compatibilità ambientale per l’estrazione di sedimenti marini da cava sita a nord di Punta Penne, da utilizzarsi per il ripascimento dei litorali leccesi, con determinazione nr.139 del 15/03/2006.
Premesso che:
• Non è avvenuto il deposito dello studio di Impatto Ambientale presso il Comune di Brindisi, la qual cosa non ha consentito l’intervento nella Valutazione di Impatto Ambientale della popolazione brindisina (singoli cittadini, associazioni e operatori economici del settore balneare ecc.), non meno interessata e titolata di quella leccese ad esprimersi in merito, e ciò in violazione dello spirito della Legge Regionale 11/2001,
• nella procedura non è stata coinvolta la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Puglia, necessaria poiché la presunta cava si trova in aerea dove solide e scientifiche basi storiche fanno ragionevolmente presumere la presenza di importanti ritrovamenti archeologici.

Questo Circolo di Legambiente chiede:
che il Dirigente del Settore Ecologia della Regione Puglia voglia urgentemente esercitare i doverosi poteri di autotutela, al fine di rimuovere integralmente le denunciate situazioni di illegittimità.
Si riserva, inoltre,
di impugnare il suddetto provvedimento innanzi al competente Giudice Amministrativo, fatta salva ogni altra iniziativa di legge.

COMUNICATO STAMPA LEGAMBIENTE

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