Fasano, 10/05/2006

Rapina Despar: i CC arrestano il terzo rapinatore, un minorenne

Questa mattina alle 6 i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Fasano hanno eseguito l’Ordinanza di Custodia Cautelare in Carcere che ha disposto la detenzione presso l’Istituto Penale per i Minorenni di Lecce di F. D., fasanese di 16 anni, ritenuto responsabile di concorso in rapina pluriaggravata consumata a Fasano – presso il supermercato DESPAR – il 22 aprile scorso.

Su proposta del PM presso la Procura dei Minorenni (dott.ssa Simona Filoni), il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunali per i Minorenni di Lecce (dott. Raffaele Casto), concordando con l’informativa di reato trasmessa dai Carabinieri all’indomani del “colpo”, ha ieri emesso l’Ordinanza che oggi ha condotto in carcere anche il terzo presunto correo – l’unico minorenne – della rapina amano armata che fruttò alla banda 3.000 euro.

Con quest’arresto, a meno di sviluppi investigativi ulteriori che arriveranno, a riscontro delle fonti di prova acquisite, tra qualche settimana, si chiude il cerchio attorno alla banda; si tratta ora di verificare l’eventuale responsabilità dei 3 in altri delitti simili, avvenuti in questo comune e nelle vicinanze da gennaio ad aprile.

Si ricorderà che due (Vitantonio Palmitessa e Gionatan Manchisi) attualmente si trovano ristretti in stato di custodia cautelare nel carcere di Brindisi, con la medesima, grave, accusa. Fu una chiamata anonima al “112” a far prendere da subito alle indagini la giusta direzione, per quanto il gruppetto fosse monitorato ormai da qualche mese dai Carabinieri della locale Compagnia. Giunti allo scalo ferroviario di Fasano, pochi minuti dopo l’evento, i Carabinieri reperirono e sequestrarono abbigliamento compromettente ed alcuni documenti d’identità persi dai banditi durante la fuga che furono determinanti per eseguire – quella stessa notte – l’arresto in quasi-flagranza di reato del Palmitessa.

Poi, dopo un’irreperibilità di quasi 10 giorni, incastrato dalle prove raccolte dai Carabinieri nei giorni successivi all’evento, esce allo scoperto Gionatan Manchisi, nel frattempo divenuto padre di una bambina, subito dichiarato in stato di fermo di indiziato di delitto.
Oggi è stata la volta del 3° presunto correo. Ad incastrarlo, oltre ad un’iniziale fuga dal luogo ove abita durata 48 ore e finita dopo le continue ricerche dei Carabinieri (cui il giovane, in pessime condizioni, ha riferito di aver dormito all’addiaccio per 2 giorni), è stato un documento d’identità a lui intestato e ora sotto sequestro penale, ritrovato dai militari del NORM la notte dopo il “colpo” lungo la via di fuga dei malviventi.
Nelle vicinanze, l’abbigliamento che avrebbe poi compromesso la posizione di Manchisi e due foglietti accartocciati, poi rivelatisi gli assegni corpo del reato consumato alcune ore prima.

COMUNICATO STAMPA
CARABINIERI FASANO
BRINDISI