Brindisi, 17/05/2006
Rigassificatore, Sinistra ecologista: "A pensar male si fa peccato ma a volte si indovina"
Dopo la manifestazione del 29 Aprile, la Città si interroga sui prossimi passi della faccenda “Rigassificatore a Capobianco.
Sembra come una lunga partita a scacchi dove però non si capisce bene chi gioca e dove le mosse sulla scacchiera non sono poi quelle che realmente avvengono.
Il problema conosciuto ormai da tutti è basato sulla possibilità di costruire un impianto di rigassificazione LNG nel sito di Capobianco o meno.
Anche le squadre in campo sono più o meno chiare; dalla parte del “NO del rigassificatore a Capobianco” in campo sono scese le Amministrazioni Locali (Regione, Provincia e Comune di Brindisi), le associazioni ambientaliste e culturali della città di Brindisi la maggiorparte del partiti brindisini (alcuni soffrono della sindrome di Giano essendo divisi tra il No e il SI), il sindacato CGIL e una grossa percentuale della Cittadinanza.
Dalla parte del “SI al rigassificatore” si sono schierati la società British Gas (e questo è naturale), alcuni sindacati tipo CISL, UIL, UGL e alcune associazioni di cittadinanza attiva ( la cosa che desta curiosità è la provenienza delle associazioni. che sono prevalentemente leccesi).
Arbitro di questo incontro è il governo centrale che da una parte deve soddisfare le proprie esigenze di fabbisogno energetico nazionale e dall’altra dovrebbe concertarsi con il territorio in questione.
Volendo malignare potremmo dire che il vecchio arbitro scendeva in campo già preparato sul risultato da ottenere (un po’ come Moggi nel calcio), la speranza è che il nuovo (pur tenendo presente il rispetto delle strategie energetiche nazionali) presti un occhio attento alla Città di Brindisi (visto che ha già dato e dà abbondantemente alla nazione come Energia) e alle sue di esigenze.
In questa querelle ora è giunto il momento del cinema con due video (uno per parte in piena par condicio) che hanno scelto due filoni completamente differenti; da una parte il video della Provincia stile horror che volendo difendere le ragioni del “NO” esagera nel palesare megaesplosioni fino a 45 chilometri e più (se fosse cosi l’unica soluzione sarebbe il mare aperto e lontano dalle rotte marine visto che tutto il nostro paese è densamente popolato), dall’altra parte il video della British gas stile comico – educativo che tra le tante cose ci insegna che i sudditi di Sua Maestà hanno l’abitudine di soddisfare la loro sete con un bel bicchiere di gas liquefatto e di spegnere le sigarette non nei portacenere (come in tutti i paesi) ma in piccoli contenitori di GNL.
In tutto questo periodo ludico, però cè chi tenta di lanciare nella nostra città idee nuove di sviluppo che cambierebbero l’economia del territorio brindisino senza schierarsi né con gli uni né con gli altri. E allora nella nostra città , giorno 18; avremo un convegno sulla “Catena del Freddo in agricoltura” organizzato da una società di Bari e dove relazionerà anche un professore di Foggia (notate come dopo il progetto di prelievo sabbia escogitato dai Leccesi, il comitato “SI” al rigassificatore formato da associazioni leccesi, il PEAR energetico della Regione elaborato a Bari da associazioni milanesi e foggiane continua costante l’attenzione dei luminari sulle “cose” della nostra città).
E noi, invece di ringraziare chi ci indica nuove vie di sviluppo (nuove poi non tanto visto che della “Catena del Freddo” si era già parlato e progettato venti anni fa come indotto legato alla costruzione della Centrale di Cerano) siamo pronti a malignare.
Ma, come diciamo nel titolo di apertura “A pensar male si fa peccato… ma a volte si indovina” e allora scavando nel passato si scopre (da comunicato stampa della British gas) che il 22/07/2005 si è tenuto a Brindisi un incontro sul “Polo del Freddo” organizzato da British gas con la presenza di DESPAR Puglia e Basilicata, la Coldiretti di Bari (quella di Brindisi intanto, secondo alcuni, perdeva tempo a sfilare contro il Rigassificatore) e gli esperti nominati dalla British Gas stessa. L’incontro, come da comunicato” fu proficuo è perfettamente in linea anche con gli accordi raggiunti il giorno 21/07/2005 dalle Associazioni Sindacali, Assindustria Brindisi, il Ministro Scajola e il sottosegretario Vitali presso il Ministero delle Attività produttive a Roma”.
Ma la stranezza è però ancora più evidente quando si nota che il rappresentante della società di Bari e il professore universitario che relazioneranno nel convegno anonimo di Giovedi 18 sono gli stessi che nel Luglio 2005 parlavano per nome e conto della British LNG.
Se non fosse che in questa partita sono in gioco le sorti della Città di Brindisi ci verrebbe da concludere, dopo queste ennesime farse, con una frase del grande TOTO’ : “Vai avanti tu che a me viene da ridere”.
Con amarezza
Sinistra Ecologista Brindisi
Per maggiori informazioni rivolgersi a sinistraecologista@ brundisium.net
COMUNICATO STAMPA SINISTRA ECOLOGISTA BRINDISI |