Brindisi, 22/05/2006

Scoditti (Prc): eliminare la tassa sulle caldaie

Nel consiglio comunale di Brindisi programmato per Giovedi 25 maggio, sarà discusso un ordine del giorno presentato dal Consigliere Fabrizio Scoditti (Rifondazione Comunista).
Scoditti chiede un formale impegno dell'Amministrazione affinchè venga elimata la tassa sulle caldaie e venga effettuata un'opera di sensibilizzazione per la corretta manutenzione degli impianti ed il contenimento dei consumi.
Scoditti, in occasione della presentazione dell'ordine del giorno, ha voluto compiere un excursus storico sull'imposta comunale. Di seguito lo proponiamo integralmente:

Allo scopo di ridurre l’inquinamento ambientale, controllare i consumi energetici, nonché aumentare la sicurezza degli impianti di riscaldamento, l’art. 31 della legge 10/1991 prescrive che i Comuni con più di 40.000 abitanti debbano effettuare controlli biennali relativi ai rendimenti di combustione delle caldaie.
Tale normativa impone che il controllo sia ad onere del cittadino, ma la stessa non impone, al cittadino già gravato da spese per la manutenzione dell’impianto termico anche un ulteriore onere economico aggiuntivo.
Il comune di Brindisi, per effettuare il controllo degli impianti termici, ha inteso avvalersi di una società esterna, la Energeko gas, ed ha imposto indiscriminatamente a tutti i proprietari ed inquilini di abitazioni dotate di riscaldamento autonomo con potenza inferiore ai 35 Kw anche il pagamento della tassa di 25 € (da notare che tale tassa nel 2002 su decisione della Giunta comunale passò da 27.000 lire a 25 €).
La somma di 25 €, paragonata agli importi richiesti in altre città italiane è esorbitante, in realtà molti comuni impongono versamenti di entità nettamente inferiore o non prevedono l’erogazione di alcuna somma per i cittadini, il cui unico obbligo è quello di inviare al comune una autocertificazione, come ad esempio la Provincia di Brindisi che ha deciso di eliminare tale tassa per i comuni di sua competenza (quelli con popolazione al di sotto dei 40.000 abitanti), accollandosi totalmente gli oneri dei controlli previsti dalla legge.
Dopo tale decisione gli unici comuni in provincia di Brindisi che attualmente continuano a pagare tale tassa sono quelli con popolazione al di sopra dei 40.000 abitanti, cioè Brindisi e Fasano, la cui competenza spetta ai relativi comuni.
Con l’ordine del giorno che Rifondazione Comunista presenterà durante il consiglio comunale del 25 maggio si chiederà all’ Amministrazione comunale di impegnarsi affinché tale tassa venga eliminata anche nella città di Brindisi, tenendo conto che la stessa porta annualmente nelle casse del comune la cifra di 13.430,22 €, e far si che le funzioni delegate al Comune dallo Stato vengano svolte a totale carico dell’Amministrazione così come fatto dalla provincia di Brindisi per i comuni al di sotto dei 40.000 abitanti, impegnandosi altresì in una opera di sensibilizzazione del cittadino ad una corretta manutenzione degli impianti ed al contenimento dei consumi.
Vorrei aggiungere una nota di colore, nell’edificio che ospita tutti gli uffici comunali vi sono installate svariate caldaie, a tutt’oggi nessuna tassa viene pagata dal comune per dette caldaie, quindi l’eliminazione di questo balzello oltre che a dare un segno di cambiamento ai cittadini brindisini, toglierebbe l’amministrazione comunale da questa imbarazzante illegalità.