Ostuni, 24/05/2006
Acque reflue, Tanzarella: ”Finalmente partirà il progetto pilota”
La Giunta regionale, su proposta dell’assessore alle Opere pubbliche Onofrio Introna, ha approvato un progetto pilota per la gestione delle acque affinate e reflue del depuratore di Ostuni (Brindisi).
Il Comune gestirà, insieme con Provincia, Ato e Aqp, la distribuzione delle acque reflue affinate per uso agricolo per il servizio idrico nelle campagne della zona. “E’ il primo progetto del genere” ha spiegato Introna “che speriamo possa essere replicato per altri comuni in modo da sperimentare processi virtuosi di gestione delle risorse del territorio per evitare sprechi e costi eccessivi”.
Soddisfazione è stata manifestata dal Sindaco di Ostuni, Domenico Tanzarella. «Dopo l’ennesima riunione provocata e stimolata dall’Amministrazione comunale di Ostuni» spiega il Sindaco «c’è stata finalmente la deliberazione della Giunta Regionale, su proposta dell’assessore regionale alle Infrastrutture e ai LL.PP., Onofrio Introna e con un atto predisposto dal dirigente del settore tutela delle acque, Maria Antonia Iannarelli».
In sostanza la Regione ha disposto che l’impianto di affinamento del Comune di Ostuni, già idoneo a licenziare acque depurata e affinata, debba produrre acqua avente caratteristiche tali da consentire l’irrigazione dei terreni serviri dalla rete e, comunque, stando ai paramentri fissati da decreto del ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, n. 185 del 12-6-2003. La delibera precisa anche che la gestione deve essere assunta da chi si occupa servizio idrico integrato (l’Acquedotto Pugliese) che dovrà provvedere alla sua immediata presa in consegna e al suo contestuale avvio all’esercizio.
«Il Comune di Ostuni» continua il Sindaco Tanzarella «è pronto a fare la consegna dell’impianto di affinamento delle acque reflue; poi sarà il Comune, a provvedere alla distribuzione delle acque agli agricoltori. In seguito penseremo anche alla possibilità di ampliare questa rete irrigua».
Il Comune di Ostuni è proprietario dell’impianto di trattamento delle acque depurate effluenti dal depuratore cittadino per il loro successivo reimpiego in agricoltura. Detto impianto si compone di alcuni manufatti (fabbricati, vasche, impianti elettromeccanici) situati in adiacenza allo stesso depuratore comunale situato in contrada S. Toce e di una conseguente rete di tubazioni che ha lo scopo di condurre l’acqua trattata sino ai singoli poderi da irrigare.
L’impianto è stato costruito con fondi regionali di circa 1 milione e mezzo di euro finanziati con risorse del POP 1994-99; il collaudo della struttura è stato effettuato il 20 novembre 2001.
Da quella data l’impianto è rimasto fermo in attesa che la Regione definisse le modalità di gestione. Circa un mese fa il sindaco di Ostuni aveva scritto alla Corte dei Conti segnalando una situazione di grave sperpero delle risorse pubbliche. Martedì scorso la soluzione del problema con l’accordo tra tutti gli enti interessati. Ora le acque depurate potranno essere utilizzate a fini irrigui portando linfa vitale alle coltivazioni dei terreni a monte della SS 379.
COMUNICATO STAMPA AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI OSTUNI |