Ostuni, 30/05/2006

The Bard of Avon in scena al Roma

The Bard of Avon, commedia shakespeariana, scritta dalla prof. Isabella Ayroldi, e portata in scena dai ragazzi del liceo classico “Calamo” di Ostuni ha conseguito il primo premio nel corso del festival nazionale teatro scuola svoltosi a Castro dei Volsci, in provincia di Frosinone.
Ad Ostuni i giovani attori del “Calamo” si esibiranno domani mercoledì 31 maggio e giovedì 1 giugno, portando in scena il loro lavoro teatrale sul palco del Teatro Roma.
Un’opera sorprendente con temi profondi e attuali, unica grazie alle musiche dal vivo, alle spettacolari coreografie del regista Alessandro Fiorella e ad un testo che è riuscito a commuovere, attenendosi con non poca difficoltà alle quattro opere del poeta inglese.
Quella del teatro è una tradizione che si rinnova al liceo classico, con volti man mano inediti e con la passione di sempre.
Lo spettacolo scaturisce dallo studio e dalla dedizione del laboratorio teatrale (che si avvale di tante menti, di molte penne oltre che di numerosi corpi.
“The Bard of Avon” è Amleto, Macbeth, Otello e La Tempesta in un’ unica pièce, l’adattamento del testo è di Isabella Ayroldi, professoressa di inglese al liceo “Calamo”, che sin dai primissimi nonché poco noti progetti di teatro a scuola, ne cura i dettagli non solo con preziosissimi contributi, ma con un impegno reale più che intenso.
A curare la regia, invece, ancora una volta è Alessandro Fiorella, con una preminenza di musiche, cori e fisicità che sebbene si ripeta nel corso degli anni risulta difficilmente uguale a se stessa. Ogni scena, una nuova intuizione. Altro contributo lo hanno offerto Silvia Fiorella (coreografie) e Mirco Lodedo (musiche).
Un’emozione in più, il ricordo. L’ opera, infatti, è dedicata a Tiziana, una giovane studentessa scomparsa qualche mese fa, poco dopo aver concluso il liceo con il massimo dei voti. Tiziana frequentava il corso di teatro. Sempre in prima fila. E chi fino all’anno scorso recitava al suo fianco non l’ha dimentica. Tiziana se l’è portata via un male terribile ma così ha potuto ancora una volta essere fra i suoi compagni di sempre: sebbene fra le righe di un sonetto, o come musa ispiratrice di tutto quanto è stato realizzato.
Non è semplice sviscerare Shakespeare fra i banchi di scuola: il teatro, oltre ad essere un risultato, a scuola può e deve costituire un mezzo privilegiato di interazione con i classici.
Quella portata in scena è la sintesi di quattro capolavori, la cui commistione accurata non dev’essere stata una fatica leggera. La volontà: superare ogni forma di contestualizzazione accademica e lasciar parlare quanto più possibile l’opera, in tutta la sua forza e intensità, libera da ogni freno razionale.
Ciò consente ad ogni modo che i temi topici della poetica shakespeariana si delineino chiari, ponendosi da sè in evidenza: l’inganno che subiscono o generano Otello, Desdemona, Macbeth e lago li pone dinanzi alla realtà e chiede loro di interpretarla, in una maniera o nell’altra, esponendoli al rischio del fallimento, al dubbio, alla considerazione della natura umana.

COMUNICATO STAMPA AMMINISTRAZIONE COMUALE DI OSTUNI