Brindisi, 11/06/2006

Rigassificatore: le Associazioni proseguono gli incontri informativi

Dalle ore 18,00 del prossimo 12 giugno, di fronte alla sede della Brindisi LNG in viale Regina Margherita, riprendiamo una serie d’incontri informativi con i cittadini per rendere nota l’evoluzione della tortuosa vicenda che incombe sul futuro di questa città. E proseguiremo l’impegno di proposta e la lotta di protesta in tutte le sedi e in tutte le forme democraticamente consentite per liberare brindisi e il suo territorio da questa pesantissima ipoteca.

Brindisi è stanca di subire comportamenti arroganti che vogliono, con costose campagne di “persuasione”, forzare la volontà espressa dai consigli comunale, provinciale e regionale.
Sino ad oggi questa città ha subito scelte che si sono rivelate incapaci di creare uno sviluppo serio e duraturo, tant’è vero che la disoccupazione attanaglia e condiziona la città e, questo, è sotto gli occhi di tutti. Nonostante ciò, chi dovrebbe contribuire alla realizzazione di solide alternative, che diano risposte e garanzie alle esigenze dei tanti giovani, insiste a percorrere vecchie strade che tutelano i grandi interessi di chi vuole sfruttare il territorio.

Questa città è stanca di subire soprusi e di farsi abbindolare da chi contrabbanda una operazione di marketing aziendale - con relativa distribuzione di gadget vari - con una seria e obiettiva informazione.
Non è mai abbastanza ribadire che lo sviluppo del territorio è di esclusiva pertinenza dei cittadini che sono gli unici titolati a decidere del proprio futuro.

Come è noto la Corte europea ha, nei giorni scorsi, condannato la Repubblica Italiana per la mancata Valutazione di Impatto Ambientale del termovalorizzatore realizzato nel 2004 a Massafra (TA), per aver “violato gli obblighi ad essa incombenti in forza della direttiva CEE del 27/06/1985 concernete la Valutazione di Impatto Ambientale. di determinati progetti pubblici e privati”. Come è altrettanto noto la società inglese non ha sottoposto il progetto del rigassificatore, il cui impatto è ben diverso da quello di un termovalorizzatore, alla Valutazione di Impatto Ambientale, come richiede la normativa Europea. Per giunta vuole a tutti costi imporre la logica dei propri altissimi interessi di fronte ai quali saranno, ancora una volta, sacrificati quelli della collettività brindisina.

La LNG vuole mettere tutti davanti al fatto compiuto, infatti mentre finge di voler dialogare con i cittadini continua con i lavori di colmata a Capobianco. E’ uno strano modo di “dialogare”, assomiglia molto di più ad una arrogante imposizione!
Si chiede che si attivino le prescritte procedure di autotutela, e si proceda senza indugio all’annullamento del provvedimento autorizzativo o alla revoca dello stesso.

Italia Nostra, Legambiente, WWF, Coldiretti-TerraNostra, Fondazione “Dott. Antonio Di Giulio”, Fondazione “Franco Rubino”, Cobas, LAV, A.I.C.S., ARCI, Forum ambiente salute e sviluppo, Medicina Democratica, Comitato per la Tutela dell’Ambiente e della Salute del Cittadino Comitato cittadino “Mo’ Basta!”, Comitato Porta d’Oriente, Rete Lilliput, Laboratorio Migranti.