Brindisi, 12/06/2006
Errico: “Scelta la strada più difficile ma molti continueranno la sfida”
E' stata scelta la strada più difficile: in un contesto di deficiente offerta ed una scarsa capacità di generare intrapresa autogena, si è voluto porre l'impegno sulle risorse disponibili qualificandole in un contesto programmatico diretto a finalità di crescita della comunità intorno a scelte fondamentali di sostenibilità ambientale.
E così si stanno realizzando le condizioni di possibilità per investimenti nella logistica (porto, aeroporto, retroportualità, piattaforme logistiche, distripark) nella formazione, nella ricerca, nell'università, sostenendo, inoltre, una politica industriale regionale e nazionale intorno all'avionica, all'energia alternativa (fotovoltaico) agricoltura di qualità, e turismo di eccellenza.
Chi credeva che un tale progetto elaborato per le elezioni del 2004 fosse solo un "sogno ... che vive dove muoiono le ragioni" non aveva fatto un buon calcolo: quel sogno ha superato il disagio del tempo di Fitto e di Berlusconi, ricevendo l'utilità della ragione e della concretezza con le nuove Amministrazioni regionale e nazionale.
Il Programma d'intesa istituzionale, il PEAR, lo stipulando Accordo di programma stralcio, il nuovo programma di trattamento dei rifiuti, le nuove vicende industriali legate alla Finmeccanica, i progetti del fotovoltaico, l'abolizione del carbonile dell'Edipower, gli apprestamenti ambientali contenuti nel documento tecnico sottoscritto dalle imprese elettriche, l'abolizione con nuove tecnologie della polvere di carbone nella movimentazione portuale, in uno con una politica di investimento industriale a Brindisi che tiene conto della sostenibilità ambientale, la messa in opera di un gran numero di programmi INTERREG e tanti effetti della politica intrapresa danno il segno tangibile della indubbia valenza di quel progetto politico che non ha invece rivolto la sua attenzione a stabilire solo condizioni di sistemazione, come per il passato.
Quel vecchio modo di fare esprimeva una semplice continuazione della subordinazione politica, mediatica, civile e sindacale alle scelte di altri che avevano riservato un destino unico per questa terra; anzi, i problemi dell'emergenza creati proprio da quelle scelte venivano risolti sostenendo investimenti quali il Rigassificatore, il Termovalorizzatore, Torcia al Plasma, Impianti di trattamento di Rifiuti Ospedalieri, compromettendo sempre di più quel destino e strumentalizzando la posizione vera e allarmante di quei lavoratori cacciati dal sistema della produzione proprio per quelle decisioni scellerate.
Sarebbe stato facile, perciò, continuare ad offrire la sponda protezionistica al sistema datoriale per campare bene ed in pace ed avere anche il plauso sindacale.
Il 2004 ha segnato una svolta definitiva: siamo riusciti ad allontanare dalle possibilità decisionali i responsabili politici di quei sostegni e ripreso la dignità delle determinazioni di città che oggi sperano ed hanno "contezza di sè" in un processo, certo, difficile e che ha bisogno di tanto lavoro, attenzione, intelligenza e dedizione di persone legate non da vincoli di appartenenza a priori, ma da caratteri comuni fatti di onestà, amicizia, lealtà ed altruità.
Bisogna far navigare questa nave ed attraversare il mare che ci sta davanti, sapendo che ci aspettano tempeste segnate dalle volontà di chi ha voluto scegliere di rimanere a terra e crogiolarsi in un continuismo profittevole, ed anche ammutinamenti di coloro che, conquistati da improvvisi riconvincimenti, chiederanno di tornare indietro perché gli sembrerà impossibile la meta.
Ma in molti continueranno ad accettare la sfida ed operare per quel divenire fatto oggi forse solo di mortificazione, che contiene in sé, però, il riferimento ad una coscienza che vince, proprio quando sono esteriorizzate in modo così roboante le sconfitte, con il solo “bisbiglio delle cose vere”.
Michele Errico Presidente Provincia di Brindisi |