Brindisi, 08/02/2011

Regolamento strutture sportive: il No di D'Angelo (Noi Centro)

La prima proposta di deliberazione presentata nel Consiglio Comunale di ieri (7 febbraio 2011) è stata quella del “Regolamento per la gestione e l’uso degli impianti sportivi comunali” .
Il gruppo “Noi Centro” ha inteso esprimere il proprio dissenso verso un regolamento che a nostro avviso non va nella direzione della tutela degli interessi della collettività. Entrando nel merito, il regolamento, al di là del fatto che non specifica bene quali siano i grandi impianti e quali invece, gli “Altri”, individua due modalità di gestione delle strutte sportive a rilevanza imprenditoriale e quelle senza rilevanza. In entrambe in casi però è prevista la disciplina:
1) di un pagamento di un canone ricognitorio;
2) di un pagamento di una tassa per l’affissione pubblicitaria;
3) dell’autorizzazione per l’affissione del messaggio pubblicitario, del deposito presso gli uffici comunali del contratto di pubblicità, ed il versamento, nelle casse del comune, di una quota del contratto pubblicitario.
Ritenendo corretta la richiesta del pagamento del canone ricognitorio e della tassa per l’affissione pubblicitaria, il gruppo “Noi Centro” ritiene vessatoria, soprattutto per le piccole società, il pagamento di una quota relativa ai contratti pubblicitari.
Infatti, per gli impianti di rilevanza imprenditoriale – che ancora non si è capito quali sono – il rapporto con le società che gestiranno quelle strutture sarà costituito da una convenzione che in teoria può anche andare in deroga a quanto disciplinato dal regolamento.
Diventa anche deprimente constatare l’assenza di eventuali esoneri di pagamento per le società sportive di disabili (Federazione Italiana Sportiva Disabili) oppure per le società che prevedono di far fare sport agli anziani.
E’ evidente quindi che le società sportive vengono viste più come una vacca grassa da mungere piuttosto che come un mulo robusto che traina con difficoltà il carretto della crescita di una comunità; e la conferma è data dal fatto che non emerge, all’interno del regolamento, che l’amministrazione comunale riconosce la funzione educativa e sociale dello sport e della pratica delle attività motoria, sportiva e ricreativa sotto il profilo della formazione e della tutela della salute dei cittadini, dello sviluppo delle relazioni sociali e del miglioramento degli stili di vita. Una comunità che non investe nello sport non investe nel proprio futuro.
Si è convinti che l’applicazione tal quale di questo regolamento rischia di vedere una vera e propria moria di società sportive dilettantistiche con la certezza di affidare nelle braccia della criminalità e della droga molti giovani che già vivono questo pericolo appartenendo a sacche di marginalità e di disagio sociale. Tale rischio oggi è scongiurato grazie all’operosità di preti coraggiosi oppure all’azione pedagogica e di recupero che ha lo sport.

COMUNICATO STAMPA COSIMO D'ANGELO - CONSIGLIERE COMUNALE "NOI CENTRO"