Brindisi, 08/02/2011
Confartigianato: Tarsu proibitiva per le autorimesse
Il problema TARSU denunciato dal presidente provinciale di Confartigianato Brindisi Antonio Ignone trova in questi giorni il sostegno di tanti artigiani che si recano nei nostri uffici per segnalare l’anomalia dei propri casi e l’ingiusto comportamento dell’Amministrazione comunale nel voler applicare ostinatamente la riscossione del tributo anche quando le aziende non producono affatto rifiuti solidi urbani.
Porto a conforto di questa affermazione il caso di un titolare di autorimesse. Queste aziende vengono tassate al 100% dell'intera area arrivando a dover pagare cifre notevoli che, diversamente, potrebbero essere utilizzate per altri investimenti.
Gestpark di Fabrizio Panarese, autorimessa nel centro della città di Brindisi, ha una superficie di circa mille mq e con una tariffa di euro 4,45 a mq si vede richiesta la cifra di euro 4.450,00 oltre il 10% di addizionale comunale, oltre il tributo provinciale per il 5 %. A questa azienda è stata poi aggiunta la sanzione per tardivo pagamento pari a euro 1.535,25, più interessi di euro 372,95. Per farla breve ora dovrà pagare 7.031,88 per un solo anno: il 2008.
Riteniamo assurdo ed ingiusto pagare questi importi. Tutti sono d'accordo e disponibili a pagare una tassa giusta ed equa, commisurata però all'esatta metratura per la quale la tassa è richiesta e non, come purtroppo accade ora, in considerazione della superficie totale dell’azienda.
Siamo tutti disponibili a discutere con il Comune di Brindisi intorno ad un tavolo per concordare una proposta che porti definitivamente a soluzione questa problematica. Riteniamo che bisogni rivedere l’applicazione del tributo. Le aziende sono pronte a sanare ogni dovuto nei confronti del Comune per gli anni pregressi ma è necessario che il tributo sia applicato considerando la reale superficie capace di produrre davvero rifiuti solidi urbani.
Il caso delle autorimesse è emblematico della situazione paradossale ma sicuramente non è esaustivo del fenomeno. A soffrire sono tante aziende oneste e coraggiose che, ciascuna nella propria categoria, vorrebbero utilizzare le somme di questo ingiusto tributo per difendersi meglio dalle enormi difficoltà provocate dalla crisi.
COMUNICATO STAMPA CONFARTIGIANATO BRINDISI
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