La CGIL denuncia la "Grave situazione Ospedale Perrino". Lo fa attraverso una lettera aperta inviata da Il Segretario Generale Antonio Macchia e dal Delegato RSU CGIL Mimmo Stella aò Direttore Generale della ASL, al Direttore Sanitario e per conoscenza al Prefetto di Brindisi e all'Assessore Regionale alla Salute.
Di seguito riportiamo integralmente il testo della lettera aperta:
Ancora nessuna risposta da parte della Direzione Generale della ASL BR alla nota della FP CGIL del 27 Gennaio scorso sullo Stato di Crisi dell’ospedale “Perrino”, dovuto alla grave carenza di personale che sta letteralmente collassando la piu’ grande ed importante struttura ospedaliera della Provincia.
Intanto la situazione si aggrava di giorno in giorno con i contratti degli infermieri che stanno via via scadendo senza essere rinnovati e che vanno a rimpinguare la già copiosa emorragia di personale infermieristico che in pratica paralizza l’offerta assistenziale all’interno dell’ospedale.
Per questo chiediamo al Direttore Generale di garantire subito la proroga di tutti i contratti a tempo determinato in scadenza.
Grosse difficolta’ vengono segnalate in tutte le Sale Operatorie, nel servizio di Anestesia e nelle Terapie Intensive dove e’ difficile garantire il livello minimo assistenziale in rapporto anche al cronico numero dei posti letto abbondantemente in esubero, soprattutto nella Terapia Intensiva Cardiologica e parzialmente anche in Rianimazione ed in Neuro Chirurgia.
Criticita’ si segnalano anche nei reparti specialistici e in tutte le altre degenze.
La situazione si e’ maggiormente aggravata per via della riduzione del 20% delle ore di ausiliariato prestate dalla ditta esterna e che crea un ulteriore deficit, venendo a mancare un importante supporto sia al lavoro degli infermieri sia alla gia’ carente assistenza che viene prestata all’utente.
E’ imperdonabile il comportamento del Direttore Generale dell’Azienda ospedaliera reo di non dare immediate risposte a queste gravi denunce.
La FP CGIL invita il Manager ad uscire allo scoperto e a cercare tutte le soluzioni piu’ idonee per mitigare una situazione che oramai e’ divenuta insostenibile. Sarebbe grave e imperdonabile continuare a tergiversare in attesa di recuperare risorse umane dalle disattivazioni degli Ospedali del territorio mentre il “Perrino” muore.
