Brindisi, 12/02/2011
"Se non ora quando": il disappunto di Giovane Italia
La libertà è il principio dell’essere, il riferimento è alla manifestazione “se non ora quando?”che il 13 febbraio coinvolgerà anche la nostra provincia, e liberamente il coordinamento provinciale della Giovane Italia esprime il proprio disappunto e non condivisione sulle motivazioni che muovono questa manifestazione.
Un’ iniziativa, afferma Paride Margheriti coordinatore provinciale della G.I. , che nasce da un improvvisato moralismo di un manipolo di donne giornaliste, attrici, parlamentari, casualmente di sinistra, che si sentono offese dal caso Ruby, quindi decidono di scendere in piazza e manifestare, dopo trent’anni, per un nuovo femminismo a difesa della morale e del bigottismo, a rischio di santificare un contromodello di donna austero e antifemminile che vedrebbe in esempi come Rosy Bindi il modello di donna italiana.
Per fortuna, continua Margheriti, la maggior parte delle donne italiane non si identificano in entrambi i modelli, a cui comunque si riconosce la libertà di essere tali, e non hanno necessità di scendere in piazza per manifestare un falso moralismo, il nostro movimento è guidato da due donne Giorgia Meloni ed Annagrazia Calabria, basta questo per dimostrare quanto il Pdl punti sulla qualità e la meritocrazia delle donne e delle nuove generazioni.
Quello che fa maggiormente specie però, conclude Margheriti, è il notare la nascita di movimenti femministi che scendono in piazza per la difesa della morale, ma non ricordo abbiano mai manifestato specie a Brindisi per denunciare drammi di tante donne maltrattate o per la difesa di tante ragazze madri in difficoltà, oppure vedere l’adesione a questa manifestazione prevista domani del PD, del Sel e di tutte le forze politiche di centro-sinistra brindisine, improvvisamente moraliste, a cui fa comodo scendere in piazza, facendo passare in secondo piano la vergogna della sanità pugliese, con gravi ripercussioni nella provincia di Brindisi, prevista nel piano di rientro-sanitario regionale del governatore Vendola dal quale non si possono prendere lezioni di morale.
A questo la Giovane Italia non può restare in silenzio, abbiamo il diritto di replicare ma soprattutto il dovere come nuove generazioni a sostenere una Politica dove il confronto è basato sulla risoluzione dei problemi del Paese e del territorio in cui viviamo, non su moralismi di convenienza.
COMUNICATO STAMPA GIOVANE ITALIA - COORDINAMENTO PROVINCIALE
BRINDISI
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