Brindisi, 12/02/2011

''Se non ora quando'': le rifliessioni di Ferrarese

In questa domenica si scende in piazza per manifestare la volontà di restituire all’attenzione del Paese “la dignità delle donne”. Una dignità violata, intaccata, manipolata.
Come si giunge ad una simile deriva?
Sono decenni in cui viene esaltato un modello femminile profondamente lontano dall'immagine delle donne che hanno reso grande questo Paese.
Penso alla donne che nel secondo dopoguerra hanno svolto un ruolo determinante nella ricostruzione dell’Italia, penso alle donne che declinano la loro giornata tra il lavoro e la famiglia, a quelle che si occupano dei figli e degli anziani genitori, alla donne che seguono, tra mille difficoltà, i figli diversamente abili, alle donne che si occupano della ricerca e che sono costrette ad emigrare, a quelle che lavorano nelle fabbriche e negli uffici, alle artigiane, alle insegnanti e alle casalinghe e soprattutto a coloro che sono disoccupate e che aspettano un lavoro con dignità.
Rappresentare le istituzioni ci obbliga a testimoniare anche moralmente l'importanza di alcuni valori, soprattutto se il privato sconfina nel pubblico, disorientando i giovani, offrendo loro modelli e prospettive sbagliati.
Io sono convinto che sia necessario tornare a fare chiarezza, ad attribuire alle donne il ruolo che meritano e che spesso le porta ad assumere per capacità, intelligenza e spirito di sacrificio mansioni e incarichi più importanti di quelli degli uomini.
E' a loro che dobbiamo rapportarci, è quello il messaggio che deve passare ed è per questo che io mi sento di sostenerle in questa giornata speciale perché sia il primo passo di una rinascita morale.
Perché un giorno si possa pensare non a una donna del presidente del Consiglio, ma a una donna presidente del Consiglio.

COMUNICATO STAMPA MASSIMO FERRARESE - PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI BRINDISI