Brindisi, 14/02/2011
Porto: futuro e prospettive: le risultanze del convegno di "Sviluppo e Lavoro"
Si è svolto sabato 5 febbraio 2011, presso la sala conferenze della Autorità Portuale, il convegno organizzato dall' Associazione “Sviluppo e Lavoro” di concerto con l'Associazione Agenti Marittimi Raccomandatari del compartimento marittimo di Brindisi, sul tema:
Porto: futuro e prospettive: occasione da non perdere
Il convegno, presieduto per l'occasione dal Consigliere Regionale Giovanni Brigante, e al quale hanno partecipato l'Assessore Regionale ai Trasporti ed alle Infrastrutture Guglielmo Minervini e la Vice Presidente ed Assessore allo Sviluppo Economico della Regione Loredana Capone, ha registrato un notevole successo dimostrato dalla qualità e dalla quantità degli intervenuti.
Da sempre il porto di Brindisi è stato al centro di dibattiti e di interessi, che hanno visto per protagonisti non solo gli addetti ai lavori, ma per le implicazioni con la Città, incidendo sia sugli aspetti urbanistici, sia su quelli di carattere prettamente economico, ha da sempre rappresentato uno spartiacque per lo sviluppo del territorio.
Nel corso dei secoli è stato possibile constatare come la vita stessa della Città di Brindisi sia dipesa sostanzialmente dalla vita del suo porto: i periodi di maggiore splendore del porto hanno sempre coinciso con i periodi di maggiore crescita e sviluppo socio-economico della città.
L'interesse del convegno è stato sicuramente esaltato anche dal dibattito in corso su “Brindisi Città d'acqua”, tema attorno al quale la stessa Amministrazione Comunale, che ha in corso la redazione del PUG, cerca di coagulare tanto le scelte di carattere urbanistico e di assetto del territorio, quanto le ipotesi di sviluppo socio economico.
I lavori sono stati aperti dal saluto del Presidente dell'Autorità Portuale Giuseppe Giurgola, che nel corso del suo intervento ha esposto l'attività svolta nel corso di questi anni, sia per gli interventi già realizzati, che per le ulteriori ipotesi progettuali attorno a cui l'Ente da lui rappresentato sta lavorando.
In dissenso con quanto affermato dal Presidente Giurgola, si sono espressi sia il Presidente dell'Amministrazione Provinciale Massimo Ferrarese che il Presidente della Camera di Commercio Alfredo Malcarne.
Quest'ultimo in particolare, ha sottolineato la necessità di restituire al porto di Brindisi una dimensione internazionale che oggi manca, come pure la necessità di una pianificazione coordinata tra i vari soggetti interessati alle sorti del nostro porto: Amm.ne Comunale, Amm.ne Provinciale, Autorità Portuale, lamentando altresì come le opere messe già in cantiere non manifestano un respiro lungimirante.
Il tema del convegno è stato sviluppato da Adriano Guadalupi, sia per conto degli agenti marittimi, che per conto dell'Associazione “Sviluppo e Lavoro”.
In maniera assai polemica, Guadalupi ha sottolineato come tutte le iniziative realizzate sul porto negli ultimi sedici anni (periodo di presenza della stessa Autorità Portuale), non hanno contribuito ad una reale crescita dello stesso porto, al contrario di quanto accaduto invece per l'aeroporto di Brindisi, dove un adeguato ed accorto management ha determinato un suo concreto sviluppo.
In particolare, ha lamentato come tale sciagurata politica abbia di fatto cancellato il nostro porto da ogni rotta importante e dalle prospettive di investimento delle grandi compagnie.
Adriano Guadalupi si è chiesto dove siano finiti i progetti per la nautica da diporto, per l'interporto, per i dragaggi dei fondali e delle banchine e, con tono assai polemico, si è chiesto quando si potrà parlare fattivamente di logistica.
Molto apprezzato l'intervento dell'Assessore Regionale Minervini che ha insistito sulla necessità di guardare alle questioni del nostro porto non in misura unilaterale, ma sforzandosi di fare sistema con i porti di Taranto e Bari: solo così, infatti, sarà possibile vincere le sfide dei prossimi anni. Gli obiettivi si raggiungono, a suo giudizio, solo coordinando in maniera sinergica le potenzialità e le risorse di cui dispongono le tre realtà portuali.
I temi della logistica e della intermodalità sono stati affrontati, nel suo intervento, dall'ing. Calogero Casilli, Presidente dell'Interporto dell' area Ionico-Salentina, che ha sottolineato come assai scarse siano le ricadute sul territorio determinate dalla presenza del porto. Quest'ultimo, infatti, non partecipa come dovrebbe allo sviluppo dell'economia locale.
Un effettivo piano di sviluppo del porto, attraverso progetti concreti, non può essere avviato senza attirare a Brindisi l'industria dell'intermodalità e della logistica, settore notoriamente caratterizzato da intensa e qualificata occupazione. Gli stessi programmi di sviluppo della nostra Regione, tendono di fatto a specializzare la Puglia come grande ed importante piattaforma logistica, in grado di intercettare i traffici a lunga distanza tra Cina ed Europa, e tra Europa e Paesi del Mediterraneo, prevedendo di dotare la Regione di eccellenti infrastrutture intermodali, piattaforme logistiche, porti ed aeroporti efficienti.
Da queste brevi considerazioni, ha sostenuto Casilli, la conclusione appare scontata: un porto che dispone di una grande retroportualità, di una potenziale intermodalità, compiendo corrette scelte progettuali ed organizzative, può ben investire nel proprio futuro le risorse economiche pubbliche di cui dispone. Questo è il caso del porto di Brindisi e della sua adiacente area industriale. La collaborazione inoltre, tra istituzioni pubbliche ed imprenditori privati, che conoscono il mercato dei trasporti e della logistica, è la chiave di volta per far ridiventare il porto di Brindisi il volano dello sviluppo, in grado di far ripartire l'economia brindisina.
La piena sostenibilità dei progetti e l'evidenza che le esperienze non positive del passato devono far riflettere al fine di evitare il ripetersi di inefficienze ed errori, ha contraddistinto l'intervento dell' ing. Pietro Palma, del Consorzio per l'Area di Sviluppo Industriale di Brindisi. La molteplicità dei soggetti che hanno competenze nella pianificazione territoriale e nella programmazione di opere pubbliche, è sovente causa di inefficienza e della perdita di occasioni di sviluppo. Nella formazione del nuovo Piano Urbanistico Generale della nostra città, il Comune di Brindisi ha enunciato due concetti essenziali da ritenersi molto attinenti alla tematica del convegno: il primo è quello dell'esigenza di una permanente e necessaria collaborazione tra gli Enti ed il secondo è quello della straordinaria valenza della retroportualità, che si collega funzionalmente alle banchine di Costa Morena per la realizzazione di servizi ed infrastrutture di eccellenza.
Ha concluso i lavori la Vice Presidente della Regione Loredana Capone, che ha sottolineato l'importanza del dibattito e delle proposte emerse nel corso del convegno.
Il coordinamento tra i vari soggetti abilitati (Comune, Provincia e Autorità Portuale), per legge a pianificare il territorio, e gli strumenti predisposti per la sua regolamentazione, diventa elemento fondamentale per la crescita e lo sviluppo socio-economico.
In risposta poi al Presidente della Provincia Massimo Ferrarese, ha sottolineato che solo mettendo a sistema sinergico i tre porti di Brindisi, Taranto e Bari, sarà possibile vincere le sfide del futuro, eliminando ogni forma di sterile campanilismo.
COMUNICATO STAMPA ASSOCIAZIONE SVILUPPO E LAVORO
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