Brindisi, 15/02/2011
Giannace (Pdl) su problematica Tarsu garage privati e pubblici
Riportiamo integralmente un intervento di Salvatore Giannace, consigliere comunale del Pdl.
Come tutti ben sanno, Brindisi è una delle città dove il tributo Tarsu è uno dei più alti d'Italia, è di questi giorni la polemica apparsa sulla stampa locale sollevata dalla Confartigianato circa le tariffe Tarsu applicate alle attività dei garage pubblici, problematica da me affrontata persino con una interrogazione al Consiglio Comunale.
1° questione- I garage privati, singoli o condominiali.
La legge quadro sulla tassa dei rifiuti( D. Lgs 507/93) prevede al comma 2 dell'art 62 l'esclusione dalla tassazione dei locali in virtù del loro particolare uso o per condizioni obiettive di inutilizzabilità.
Tra questi vi rientrano i locali che in quanto destinati all'alloggiamento dell'automezzo ( box o garage o posto auto di box condominiale) e non fisicamente collegati, anche se catastalmente pertinenziali, con l'abitazione o l'azienda, non sono suscettibili di produrre rifiuti in quanto per destinazione non è possibile alcuna utilizzabilità da cui possa discendere in assoluto anche in via presuntiva o potenziale alcuna suscettività di produrre rifiuti.
Pertanto tali superfici vanno considerate secondo la previsione del comma 3 dell'art 4 e del primo capolinea dell'unico comma dell'art 9 del regolamento comunale Tarsu ( Delib. 29 del 28/2/2000) e, pertanto, escluse dalla tassazione TARSU purchè si dimostri che detti locali non siano atti all'utilizzabilità umana ( cosi' come avviene per la dimostrazione per la intassabilità dei locali vuoti da persone e cose) per cui:
a) non siano collegati con l'abitazione, l'azienda o l'ufficio;
b) non siano dotati di allaccio di acqua/scarico reflui, linea telefonica e dell'illuminazione limitata al solo punto luce;
c) siano sgombri da mobili e attrezzamenti vari.
2° questione- L'attività dei garagisti pubblici
Il comune di Brindisi ha adottato la prassi di tassare i garagisti con una tariffa propria di attività commerciale relativamente a tutta la superficie in cui viene svolta l'attività stessa.
In effetti a ben vedere tale prassi è frutto di un equivoco.
Tutti i garagisti brindisini, senza eccezione alcuna, non affittano il posto auto per cui il cliente possa albergare o introdursi nel parcheggio.Trattasi tutti di posti auto ove secondo i disciplinari di dette attività, i proprietari delle auto da posteggiare- anche per ragioni di responsabilità civile- sono tenuti a fermarsi al limite dell'autorimessa consegnando le chiavi al garagista il quale poi provvede al rimessaggio dell'automezzo ed al suo ritiro a richiesta del cliente.
Insomma l'area di posteggio degli autoveicoli rientra si nell'attività di rimessaggio ma la superfice è in effetti destinata a DEPOSITO e come tale deve essere tassata.
In virtu' di cio' tutti i garagisti brindisini chiedono la modifica del loro trattamento tributario distinguendo la superficie con accesso al pubblico ed uffici da tassare con la tariffa per autorimesse pubbliche, e tutta la restante superficie destinata al deposito degli autoveicoli da tassare con la tariffa di deposito.
Naturalmente comprendo le ragioni dell'assessore ai tributi del comune di Brindisi, quando preannuncia il futuro bilancio comunale di " lacrime e sangue"
ma non auspico che il dover fare cassa a tutti i costi, costringa a fare sperequazioni tra cittadini e se invece tutto cio' non imponga una seria riflessione sui tagli della spesa pubblica per spese assolutamente voluttuarie ed un incremento della lotta all'evasione di questo tributo, ancora molto alta, per raggiungere l'obiettivo che tutti i cittadini paghino si il dovuto , ma anche il giusto.
COMUNICATO STAMPA SALVATORE GIANNACE - CONSIGLIERE COMUNALE PDL
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