Oria, 14/02/2011
Celebrato il congresso del Movimento Lavoratori di Azione Cattolica
Giornata storica per l'Azione Cattolica della Diocesi di Oria. Nella giornata di Domenica 13 Febbraio 2011 presso il Seminario Vescovile Diocesano in Oria, si è celebrato il 1° CONGRESSO DIOCESANO DEL MLAC (Movimento Lavoratori di Azione Cattolica). Il Movimento Lavoratori di Azione Cattolica è espressione di un’attenzione missionaria alla persona, a partire dalla situazione di vita vissuta nel mondo del lavoro, nella professione e all’interno della società civile. Il giovane e l’adulto che vi aderiscono vivono le scelte associative, incarnando nella realtà complessa del mondo del lavoro le esperienze di fede vissute in AC e offrono a tutta l’Associazione la ricchezza dell’esperienza del lavoro. Il Movimento è formato da giovani e adulti che, facendo parte dell’AC o condividendone le finalità, realizzano i progetti proposti dal Movimento. Partecipano al Movimento, inoltre, tutti coloro che, al momento dell’adesione all’AC, scelgono come area di impegno particolare l’ambito del lavoro.
Alla Presenza dell' ING. CRISTIANO NERVEGNA segretario nazionale del Mlac, del DOTT. ANTONIO PETRAROLI, segretario Regionale Mlac e della PROF.SSA MARIA TERESA RESTA Presidente Diocesano di Ac e di MONS. FRANCO DI NOI Assistente unitario, l'assemblea degli aderenti ha eletto il 34enne GIUSEPPE d'AMBROSIO della Parrocchia Spirito Santo di Francavilla Fontana.
Nell'equipe diocesana del Mlac risultano eletti:
Di Bello Pierpaolo - Parrocchia S. Cuore di Gesù – Latiano
Tamburrano Anna Rosa - Parrocchia Spririto Santo - Francavilla F.
Monaco Cosimo - Chiesa Madre - Ceglie Messapica
Argentiero Domenico - Parrocchia Spirito Santo – Francavilla F.
Casale Giacomo - Parrocchia Spirito Santo – Francavilla F.
Un movimento , quello del MLAC, che ha a cuore le tematiche che sono oggi più attuali: il bene comune e la mancanza o la precarietà del lavoro.
S.E. Mons. Domenico Sigalini, assistente nazionale dell’Azione Cattolica così descrive il MLAC:
Lo posso esprimere con due termini: dovete portare la tuta di lavoro in chiesa, come diceva donTonino Bello, e la vesta battesimale nell’ufficio, nella banca, ecc…. Cosa vuol dire? Che nella chiesa se mancate voi lavoratori manca moltissimo della sua capacità di leggere la realtà. Chi apre gli occhi a tanti Consigli pastorali che litigano per l’orario delle processioni, chi apre gli occhi a tanti catechisti che insegnano quelle belle rispostine, chi apre gli occhi ai corsi di preparazione al matrimonio quando viene assolutamente lasciata fuori ogni problematica del lavoro, che sono poi proprio quelle su cui si misurerà la fedeltà degli sposi, la loro bellezza e l’entusiasmo dell’amore?
COMUNICATO STAMPA MLAC -ORIA
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