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Mesagne, Le forze di opposizione dopo il consiglio comunale



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Mesagne, 18/02/2011

Le forze di opposizione dopo il consiglio comunale

Le forze di opposizione, nella serata di lunedì u.s., sono state ricevute da S.E. il Prefetto, dove, come preannunciato, hanno manifestato le loro perplessità su alcune procedure amministrative adottate dal governo cittadino carenti, a loro avviso, sotto l’aspetto della trasparenza, dell’imparzialità e del buon andamento della pubblica amministrazione, sottolineando altresì che sono state reiterate e mai soddisfatte richieste di chiarimenti, legittimamente esposte all’interno del consiglio comunale, con gli strumenti che il regolamento e lo statuto prevedono.
S.E. il prefetto ha ascoltato con molta attenzione le argomentazioni della delegazione delle forze di opposizione, ribadendo la necessità, per le amministrazioni, di porre sempre la massima attenzione nell’esercizio della gestione della cosa pubblica e dell’indispensabile contributo che le forze di minoranza possono dare per controllare e stimolare il lavoro della maggioranza. S.E. ha dato la sua disponibilità ad approfondire quegli aspetti discussi durante l’incontro che attengono ai suoi poteri di controllo, ed ha auspicato che possa elevarsi il livello del dialogo fra le forze politiche presenti nel consiglio comunale.
Nel corso della discussione si è tralasciato di argomentare sulle notizie di cronaca recente perché come opportunamente hanno ribadito gli interlocutori, è necessario attendere i dovuti riscontri e indagini in corso. L’incontro si è svolto nella massima cordialità e nel pieno rispetto dei ruoli istituzionali.
Per quanto attiene i lavori del consiglio comunale di martedì u.s., preliminarmente corre l’obbligo rilevare le pericolose ed inopportune affermazioni pronunciate dal capogruppo SEL P. Molfetta, alfiere a giorni alterni della legalità e della moralità, a proposito delle recenti iniziative poste in essere dall’opposizione, quando ha parlato, con assoluta irresponsabilità, di “politica criminale” della minoranza; in particolare ciò che è apparso grave, è stato il tentativo di ricondurre l’incontro, già da tempo pianificato dall’opposizione con S.E. il Prefetto, ad un assurdo disegno criminale della stessa minoranza di voler, a suo avviso, associare quelle che oggi definisce discutibili “leggerezze” amministrative della giunta Scoditti, ma che durante l’amministrazione Incalza definiva senza mezzi termini fatti illegittimi, ai fatti criminosi oggetto della cronaca recente.
Tali affermazioni sono sintomatiche di un “delirio dialettico” gravissimo se pronunciate nella massima assise comunale. Sconcertanti infatti ed insufficienti sono state le risposte del sindaco all’interpellanza sulle note vicende “Lab Creation” e sul preventivo del ristoratore; delle due l’una: o il sindaco crede che da questa parte vi sia una specie di armata brancaleone fatta di gente stupida e sprovveduta, o è in profonda malafede e cerca fino all’extrema ratio di difendere l’indifendibile e di coprire le malefatte sue e dei suoi assessori.
In particolare, degna del miglior romanziere, è stata la spiegazione fornita, e ancora una volta priva di documentazione ufficiale, in merito alla prevista polizza assicurativa per la responsabilità civile verso i terzi del Lab Creation, che sarebbe stata trasferita da una delle società componenti l’A.T.I. aggiudicataria, da un altro locale pubblico dalla stessa gestita allo stesso centro giovanile.
E’ chiaro che siamo di fronte ad un’affermazione che lascia basiti: forse il sindaco non sa che, indipendentemente dal fatto che il capitolato d’appalto prevedeva ben altro, ciò non è possibile per una miriade di motivazioni? Ma se anche ciò fosse possibile e fosse effettivamente stato fatto, dov’è la documentazione che lo attesta? E perché si è concesso all’A.T.I. aggiudicataria di aprire ugualmente il centro nonostante, comunque, fosse sprovvista dell’altra polizza di cinquecentomila euro per gli eventuali danni alla struttura? Ed a quale scopo, solo successivamente alle nostre richieste nei mesi di ottobre e novembre scorsi, allora si è obbligata la stessa A.T.I. aggiudicataria a stipulare entrambe le polizze secondo le modalità previste dal capitolato d’appalto? Perché il sindaco non ha risposto a tutti i quesiti contenuti nell’interpellanza? Assolutamente scorretto da parte del Primo cittadino, è stato poi il tentativo di addossare la colpa sui funzionari che gli avrebbero assicurato che era tutto a posto e che si poteva perciò inaugurare il centro.
Rimane incredibile e gravissimo che sindaco ed assessori che hanno come compito previsto dalla legge il controllo e l’indirizzo politico dell’amministrazione, abbiano inaugurato in pompa magna una struttura senza che la documentazione fosse completa. Per la seconda interpellanza la questione da tragicomica è divenuta inquietante ed allarmante.
Come per incantesimo, è apparso un documento allegato all’ormai famosissimo preventivo sottoscritto da un funzionario comunale che attesterebbe, solo con una mera annotazione da parte dello stesso funzionario, che tale preventivo sarebbe stato depositato il giorno 27 Luglio 2010 alle ore 13,30, a protocollo ufficiale chiuso!!!
Anche in questo caso ciò che appare sconcertante è l’assenza di documenti, che appaiono come per incanto solo in occasione del consiglio comunale in oggetto. E se tale documento fosse autentico, come mai si è ritenuto valido un preventivo protocollato ufficialmente il giorno 28 Luglio 2010? Come mai quando ci è stata fornita la documentazione relativa al bando di cui trattasi, nel mese di Novembre 2010, tale documento non c’era? Perché anche su quest’argomento il sindaco non ha risposto a tutti i quesiti contenuti nell’interpellanza? Trattasi di una questione estremamente grave che indurrebbe a pensare che all’interno del Comune vi è la manipolazione e la circolazione di “carte false o alterate ad hoc”.
Ad attenuare la gravità di tali comportamenti non servono neppure le “bacchettate” che il consigliere Franco ha rivolto al Primo cittadino.
Le forze di opposizione non possono rimanere inerti ed indifferenti di fronte a questi accadimenti specialmente davanti ad un’amministrazione che si fa paladina della legalità a tutti i costi e ne impartisce lezioni. Non è certo necessario stigmatizzare oltre i comportamenti non leciti innanzi evidenziati, per i quali ci riserviamo di mettere in atto ogni idonea iniziativa.

COMUNICATO STAMPA CONGIUNTO PDL - DC -LPPDT - MESAGNE INCALZA






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