Brindisi, 24/02/2011
Tagli, Valentino (DeR): "gravi problemi per i bilanci locali"
Condividiamo fino in fondo la filosofia economica mirata a ridurre gli sprechi per risanare la finanza pubblica. Ma quanto sta per avvenire in tutti i comuni d’Italia, Brindisi compresa, supera di gran lunga il concetto di razionalizzazione della spesa.
Nel caso specifico della nostra città i minori trasferimenti da parte dello Stato ammonteranno per l’anno in corso a 3,5 milioni di euro. A questi dovrà affiancarsi obbligatoriamente una riduzione della spesa corrente dell’11,4% rispetto alla media di quanto già speso nel periodo 2006-2009. Nel frattempo però il costo delle spese ordinarie che il comune deve affrontare (personale dipendente, elettricità, gasolio per riscaldamento, utenze telefoniche ecc.) è andato ad aumentare di pari passo alle spese impreviste (con particolare riferimento alle rivalse legali). Per far quadrare i conti il comune avrà a disposizione solo 2 armi : aumentare la tassazione (TARSU, ICI, Irperf, oneri di urbanizzazione) e ridurre i servizi erogati (mensa scolastica, manutenzione degli immobili comunali, assistenza domiciliare). In sostanza si scaricheranno sulle spalle dei cittadini lunghi decenni di malgoverno della finanza pubblica a tutti i livelli (centrale e locale). Sarebbe ora, prima di arrivare anche da noi a sommosse di tipo maghrebino, che la classe politica tutta, noi compresi, desse il buon esempio contribuendo ad una riforma condivisa dello Stato basata sul buonsenso e non sull’egoismo localistico com’è l’attuale proposta federalista di marca leghista. Un sussulto di razionalità dovrebbe portarci a cancellare in breve tempo uno dei due rami del parlamento, equiparare i compensi dei parlamentari alla media degli altri stati europei, razionalizzare i compensi dei componenti dei parlamentini regionali, eliminare le province, accorpare i comuni più piccoli. A livello locale andrebbero eliminate le spese per missioni, convegni, mostre, pubbliche relazioni e sponsorizzazioni varie e ridotti di almeno il 20% i costi della politica (gettoni di presenza, compensi agli amministratori ecc.) che ricordo per l’anno 2010 sono ammontati solo per la nostra città a circa 1 milione di euro. Innescare questo meccanismo virtuoso in ognuno dei circa 8000 comuni d’Italia siamo certi contribuirà a risanare i conti pubblici e verrà apprezzato dalla gente. Lasciare invece tutto com’è perdendo ulteriore tempo a parlare di processo breve e di scandali sessuali amplificherà il disgusto montante per la classe politica esponendo la nostra democrazia a imprevedibili avventure populistiche o alla riedizione di plumbee derive terroristiche.
Dott. Salvatore Valentino
Capogruppo “Democratici e Repubblicani”
Compenente Commissione Bilancio
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