Brindisi, 24/02/2011
Disoccupati al Comune: il pensiero dell'Ass. Mevoli
Riportiamo integralmente una nota di Cesare Mevoli, Assessore del Comune di Brindisi con delega a "Ecologia, Controllo e Risanamento Ambientale, Servizi di Igiene Pubblica, Gestione del Ciclo dei Rifiuti, Randagismo Canino".
Da alcuni giorni, un gruppo di disoccupati staziona nei pressi dell’ingresso di palazzo di Città.
Gli stessi, sono stati da me incontrati nella mattinata di lunedi, e durante un confronto a tratti acceso ma franco e leale, ho provato a spiegare agli stessi che, a fronte di una crisi economica che investe l’intero mondo occidentale, - citando a mò di esempio l’espulsione dal mondo del lavoro di ben 8 milioni di lavoratori negli Stati uniti, che pure restano la prima potenza economica mondiale, o per venire a noi le centinaia di piccole aziende che nel “ricco” nord Italia stanno chiudendo i battenti – non si poteva addebitare all’Amministrazione comunale alcuna colpa riguardo al loro, pur comprensibilissimo, disagio sociale.
Uno dei motivi di maggior rivendicazione, è stato il presunto utilizzo di lavoratori provenienti da centri vicini, Lecce su tutti, da parte di aziende brindisine, tra le quali il gestore del servizio di igiene urbana, Monteco.
Anche a tale riguardo, ho provato a far comprendere che i compiti di un’amministrazione pubblica non sono quelli di distribuire posti di lavoro, ma solo quelli di ricercare fonti di finanziamento, operare correttamente nell’indizione di appalti pubblici e vigilare sul corretto svolgimento delle opere appaltate.
Ne è possibile, nei confronti di aziende vincitrici di gare, operare “pressioni” di alcun tipo nell’agevolare assunzioni locali, soprattutto alla luce degli obblighi che queste ultime hanno nei confronti di propri lavoratori precedentemente licenziati o posti in cassa integrazione, con l’obbligo sindacale alla riassunzione in presenza di nuovi cantieri, ovunque essi si trovino.
Diverso il discorso per quanto riguarda Monteco, che aveva l’unico obbligo di assumere in toto i lavoratori rivenienti dalla platea dei precedenti appalti innovambiente (igiene urbana) e ecotecnica (raccolta differenziata), obblighi ai quali ha correttamente adempiuto.
Ad oggi, in presenza di un capitolato di appalto che impedisce il turn-over, (la sostituzione dei lavoratori che raggiungono il pensionamento o che vengono licenziati per qualsivoglia motivo), capitolato che non ho predisposto personalmente, ma del quale condivido lo spirito, Monteco non può e non deve procedere ad alcun tipo di assunzione, e stà rinforzando A SUE SPESE con lavoratori di altri cantieri, e non assunti, se pur temporaneamente, a tale scopo, la forza lavoro su Brindisi, per rendere un servizio migliore in un momento difficile di passaggio dal vecchio sistema di raccolta dei rifiuti al porta a porta spinto di recente introduzione.
Respingo pertanto le insinuazioni di alcuni esponenti sindacali, i quali sanno benissimo alcune cose, e cioè:
1) che Monteco non può assumere in forza di un articolo del capitolato che lo impedisce.
2) Che tale articolo è stato voluto dai funzionari comunali in quanto , rispetto a centri sia vicini che lontani, il rapporto popolazione – addetti al servizio a Brindisi è tra i più alti d’Italia, basti pensare che da noi il rapporto è di 1\350, in altri cantieri Monteco, da capitolato, quindi per volontà delle amministrazioni, è di 1\800, e che addirittura il tar Sicilia sez di Catania stà valutando un ricorso presentato da Legambiente e wwf contro una gara bandita dal Comune, che a fronte di un rapporto abitanti\ addetti alla raccolta pari a 576\270.000, prevedeva a monte basse percentuali di differenziata giustificandosi con il giudicare insufficiente un rapporto di 2,1\1000, mentre per le associazioni è congruo un rapporto di 1,2\1000. Fare il rapporto con Brindisi è semplice per chiunque.
3) L’assenza dall’incontro ed il riportare frasi raccolte, non autorizza a mettermi in bocca frasi mai dette: non ho mai parlato di cassintegrati in relazione a Monteco, bensì degli obblighi per le ditte che realizzano opere pubbliche, stradali, ecc, di dover riassumere i propri cassintegrati.
4) Mai e poi mai, il personale portato temporaneamente a Brindisi da Monteco potrà vantare l’appartenenza alla platea di questa stazione appaltante: sia in quanto già dipendenti Monteco, sia perché, in caso (ma non è questo) di rapporti con agenzie interinali, tali obblighi sono esclusi a monte per legge (legge Biagi, ed altro). A tal proposito già in passato tentativi di addebitare alla platea storica dipendenti non facentene parte, sono miseramente falliti, vedi casi innovambiente e ecotecnica.
5) Non è il caso di prendere in giro quei ragazzi disoccupati, ai quali va tutta la mia solidarietà: se l’amministrazione comunale non avesse previsto il blocco del turn-over, per gli stessi non ci sarebbe stata nessuna possibilità, in quanto, per una norma non scritta ma consolidata, per anni e sino a ieri è stato consentito il cambio padre figlio, e quindi ad ogni pensionamento sarebbe corrisposto un nuovo ingresso già predestinato. Anche a questo si è voluto rispondere a norma di legge, e quindi, allorquando ve ne sarà la possibilità ed opportunità, le assunzioni saranno fatte apertamente e alla luce del sole, secondo modalità stabilite dalle leggi vigenti (ex ufficio di collocamento).
COMUNICATO STAMPA ASSESSORE CESARE MEVOLI
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