Brindisi, 25/02/2011
Sviluppo e Ricerca: Enel, Confindustria e UniSalento firmano intesa
Favorire le imprese locali e permettere loro di dar vita a una "filiera corta" in grado di realizzare e commercializzare prodotti innovativi ed eco-sostenibili. Tutto questo avvalendosi delle competenze dell'Università del Salento e della ricerca Enel per trasformare i residui provenienti dalla produzione di energia elettrica della centrale "Federico II" di Brindisi. Queste le finalità del protocollo sottoscritto questa mattina presso il centro di ricerca Enel di Brindisi tra Università del Salento, Confindustria Brindisi ed Enel.
Grazie a questo accordo saranno realizzate attività di ricerca, sperimentazione applicata e azioni dimostrative sui residui ottenuti dalla produzione energetica della centrale Enel di Brindisi.
L'utilizzo dei sistemi ambientali nella produzione di energia elettrica produce infatti residui, ad esempio ceneri e gessi il cui riutilizzo rappresenta la chiusura di un ciclo di sostenibilità che si intende trasformare in un'opportunità di sviluppo per il territorio con la produzione e l'impiego di prodotti competitivi ed eco-sostenibili attraverso l’espansione di conoscenze, professionalità e tecnologie sul territorio.
“L’Università assolvendo il suo compito istituzionale di divulgazione dei risultati della ricerca nell’intento di ottenere le massime ricadute sul tessuto imprenditoriale locale si è fatta parte promotrice con Enel e Confindustria per la sottoscrizione dell’accordo che, grazie alle sinergie degli enti coinvolti, consentirà di far crescere il territorio all’insegna del rispetto dell’ambiente. - Ha dichiarato il Prof. Ing. Domenico Laforgia, Rettore dell’Università del Salento – Con le attività che seguiranno, alcune delle quali sono già in corso, si apriranno nuove opportunità imprenditoriali ad alto valore aggiunto e difficilmente delocalizzabili.”
“La Ricerca Enel è impegnata da anni con la Produzione, presso la sede di Brindisi, in attività di valorizzazione dei residui della produzione energetica. In questo settore abbiamo maturato competenze specialistiche che ci aiutano a rendere sempre più sostenibile l’attività termoelettrica. – Ha dichiarato Sauro Pasini, responsabile della Ricerca Enel – Grazie a questo accordo abbiamo la possibilità di mettere a fattor comune il nostro lavoro e quello dell’Università del Salento per attivare con il sistema delle imprese locali importanti sinergie progettuali per la realizzazione di prodotti innovativi che potranno essere utilizzati in molti settori come ad esempio quello dell’edilizia.”
“Visto che in altre aree del mondo la filiera produttiva ed occupazionale che si è sviluppata utilizzando i residui della produzione termoelettrica ha prodotto notevoli effetti positivi in seno allo sviluppo del territorio – Ha dichiarato Giuseppe Marinò, presidente di Confindustria Brindisi - si è deciso di avallare ogni possibile opportunità in tal senso, dando incarico all’Università del Salento al fine di porre in atto un momento di riflessione scientifica da sottoporre all’attenzione del sistema locale. La valorizzazione dei residui (ceneri e gessi) potrebbe aprire nuovi scenari di sviluppo in un area alla continua e costante ricerca di opportunità.”
C.S.
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