Brindisi, 26/02/2011

Verdi: "fare chiarezza sul monitoraggio ambientale"

Sconcerta quanto dichiarato dal Sig. Nicola Ferrari di Torchiarolo ed ex dipendente della “Montecatini”, in merito alla manomissione della strumentazione di monitoraggio che lo stesso avrebbe effettuato, su incarico dei propri capi ed in prossimità delle periodiche visite della allora Saub.
E’ evidente che lo sconcerto sta nel fatto che nel periodo di attività del Sig. Ferrari e, presumibilmente, dei colleghi addetti alle stesse funzioni, al Comune di Brindisi sono stati trasmessi documenti di monitoraggio “FALSI”.
Sconcerta il fatto che, ove le dichiarazioni del Sig. Ferrari fossero vere, cade tutta l’impalcatura difensiva dell’intero petrolchimico che per lustri ha giustificato la mancanza d’inquinamenti portando il riscontro delle concentrazioni sotto “soglia” registrate dalle centraline di monitoraggio. Nessuno può garantire che anche dopo la “pensione” del Sig. Ferrari questa irresponsabile pratica di manomissione non sia continuata fino ai giorni nostri.
Del resto nessuna responsabilità può essere addebitata all’ARPA che, a seguito di un eventuale protocollo d’intesa con le aziende destinatarie del monitoraggio dell’aria e/o su esplicite chiamate del Sindaco e della Magistratura, si reca sul posto ed effettua i rilievi del caso, disconoscendo del tutto la manomissione della strumentazione dedicata.
Non siamo a conoscenza se esiste un “protocollo tecnico di gestione e manutenzione” in merito alla strumentazione destinataria del monitoraggio delle aziende private operanti nell’area industriale di Brindisi, di certo sappiamo che sono state ratificate, in un apposito documento, le procedure di manutenzione, controllo e gestione delle centraline di monitoraggio di proprietà pubblica.
Riteniamo che le dichiarazioni riportate su Senzacolonne del 24 febbraio 2011 a pag. 6 e nell’articolo dal titolo “Vi spiego come mi facevano truccare i dati alla Montecatini” siano talmente gravi da aver messo in pericolo la salute dei Cittadini che, nell’intorno vasto del polo industriale di Brindisi, subiscono le ricadute degli inquinanti immessi in atmosfera.
Per i motivi di cui sopra e per le specifiche responsabilità che ha il Sindaco in merito alla salute dei Cittadini, si invita e si sollecita lo stesso ad attivarsi nei confronti nella ricerca della verità, affidando alla Magistratura la eventuale individuazione di responsabilità.

COMUNICATO STAMPA VERDI - PER LA COSTITUENTE AMBIENTALISTA