Brindisi, 21/03/2011
Asl: CGIL sulla rideterminazione della pianta organica
Con delibera n.650 del 7 marzo 2011, la ASL BR procedeva unilateralmente alla rideterminazione della dotazione organica ai sensi e per gli effetti del comma 3, art.11 L.R. 19/2010, eludendo la preventiva informativa e consultazione sindacale, per stessa ammissione del Direttore Generale il quale candidamente dichiarava con propria missiva che stante “…la perentorietà dei termini indicati dalla regione (per l’applicazione del PRS), non consente di dare luogo ad un preventivo confronto con le OO.SS., nel rispetto delle prerogative alle stesse riconosciute”.
Ciò determinava un ricorso della Funzione Pubblica CGIL al Giudice del Lavoro, presso il Tribunale di Brindisi, ex art. 28 L n. 300/70 (Statuto dei lavoratori) per manifesta attività antisindacale.
Dopo essersi già “consumata” l’attività sindacale (su cui si pronuncerà il Giudice preposto), il Direttore Generale smentendo se stesso sull’ impossibilità di sentire le parti (di cui sopra), ha ritenuto di avviare una tardiva e, forse, inutile consultazione sindacale, poiché caratterizzata più da aspetti formali che sostanziali, per i seguenti motivi:
• La nuova proposta deliberativa sulla dotazione organica rimarca sostanzialmente il precedente impianto complessivo di cui alla delibera n. 650 del 7 marzo ’11, che non è stata mai, di fatto, revocata;
• non è stata data una reale informativa preventiva alle parti sociali dell’ultima proposta di Pianta Organica (inviata via mail la sera di venerdì 18 marzo u.s.), rispetto all’incontro di delegazione trattante del 21.3.2011, ovvero al sindacato non sono stati forniti elementi conoscitivi di ragionevole durata utili ad affrontare tale delicato e complesso argomento;
• la documentazione prodotta dalla ASL, relativa alla rideterminazione della D.O., oltretutto, è di difficile esame essendo farraginosa anche in fase di consultazione e priva, soprattutto, di linee guida (come da prassi dovrebbe sempre avvenire) e di indicatori concernenti gli standards di assistenza.
Su quali basi deve avvenire quindi la discussione sulla rideterminazione della dotazione organica? È un problema di metodo (antisindacale) e di merito.
Ma venendo al merito per quel poco che è stato possibile verificare la scrivente O.S. rileva quanto segue:
1. la rideterminazione della dotazione organica è frutto di una semplice operazione contabile;
2. non c’è aderenza tra DGR n.2791 del 15/12/2010 e impianto strutturale della dotazione organica (per esempio manca l’individuazione degli ospedali di base da cui dovrebbero discendere gli assetti organizzativi);
3. la nuova D.O. inficia, per aspetti strutturali, la prevista reingegnerizzazione dell’articolazione ospedaliera in provincia di Brindisi;
4. il documento in questione non tiene conto della reale necessità di addivenire ad una riorganizzazione mirata dei servizi al fine di radicare e privilegiare la territorialità, non essendo più in grado la ASL BR di reggere un sistema basato sulla centralità e unicità dell'ospedale come erogatore di servizi della salute, soprattutto alla luce del taglio di posti letto e chiusura di ospedali previsti dal riordino della rete ospedaliera;
5. nella delibera di dotazione organica risulta carente la ottimizzazione e la funzionalità del personale e la relativa spesa;
6. la redistribuzione delle risorse umane appare raffazzonata e non uniforme, tenuto conto che Unità Operative e Servizi con medesime caratteristiche (posti letto e specialistica) hanno differente numero di personale previsto, anche in termini di qualifiche professionali presenti;
7. vengono ingiustamente “custodite” UU.OO.CC. cassate dai provvedimenti regionali a discapito della non attivazione di altre che avrebbero dovuto essere previste in accordo con la D.G.R. n. 2791 del 15.12.2010 (regolamento di riordino della rete ospedaliera);
8. la dotazione organica non recepisce alcuni atti deliberativi legittimamente costituiti riguardanti l’organizzazione e il funzionamento di alcuni servizi e UU.OO., come nel caso dell’attivazione del nuovo modello organizzativo per la medicina penitenziaria, che con deliberazione n.763 del 9.3.2010 è stato integrato il dispositivo della deliberazione n. 534/2010, disponendo il numero di personale, suddiviso per qualifica professionale, previsto per tale importante Unità Operativa;
9. la rideterminazione della dotazione organica ispirata, come in premessa evidenziato, da una visione meramente ragionieristica, risulta anche carente sotto questo aspetto, così come opportunamente dimostrato dalla documentazione redatta dal Direttore del DSM (prot.598 DSM/C e relativi allegati), sentito il Consiglio di Dipartimento, di cui si allega copia e si assume come riferimento di analisi e proposta CGIL, con cui viene palesemente dimostrato che apportando una serie di correttivi ai modelli organizzativi e alla D.O. in argomento, si produrrebbe una ulteriore riduzione della spesa del personale, nonché un potenziamento strutturale del Servizio. Da ciò si deduce chiaramente che sarebbe stato sufficiente ascoltare e confrontarsi realmente (senza operazioni di facciata) con i sindacati e con i LAVORATORI coinvolti per contemperare le necessità di bilancio imposte da scenari legislativi nazionali e regionali con la salvaguardia dell’organizzazione dei Servizi Sanitari;
10. appare illogico ed inusitato predisporre la rideterminazione della dotazione organica senza prima aver prodotto l’Atto Aziendale che indichi un’azione prospettica e strategica di programmazione sanitaria, ovvero i principi generali su cui si fondano gli assetti organizzativi aziendali.
Inoltre, la Funzione Pubblica CGIL sente il dovere, anche in questa circostanza, di affermare la propria preoccupazione per l’assoluta inadeguatezza della dotazione organica della ASL BR, che registra un rapporto numero abitanti/dipendenti tra i più bassi d’Italia e che oggi viene ulteriormente depauperata di risorse umane con la nuova rideterminazione della D.O., allo scopo di raggiungere alcuni illogici obiettivi di finanza pubblica da adottare nel periodo 2010, 2011 e 2012, ai sensi e per gli effetti di uno scenario legislativo nazionale.
Scenario che non tiene conto, come già sottolineato in altre circostanze, della obsoleta dotazione organica della ASL BR che non assicura adeguati livelli quali/quantitativi assistenziali o peggio ancora, in alcuni casi, potrebbero non essere assicurati i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA)
Queste osservazioni sono, tra l’altro, avvalorate e confermate perfino da alcune Direzioni Sanitarie di riferimento ospedaliero , che hanno prodotto in tal senso molteplici atti formali che certificano la grave carenza di personale, rilevando l’impossibilità a garantire il funzionamento dei servizi.
Per questi motivi, la Funzione Pubblica CGIL invita il Direttore Generale di assumersi la responsabilità istituzionale, dichiarando immediatamente “lo Stato di Crisi” e promuovendo un tavole permanente, alla presenza del Prefetto, Sindaci, Provincia e OO.SS., teso a monitorare e verificare tutti i punti di criticità che stanno per determinarsi con l’approvazione della nuova dotazione organica e riordino della rete ospedaliera, che metteranno in discussione la tenuta del nostro sistema sanitario territoriale
COMUNICATO STAMPA FP CGIL
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