Brindisi, 25/03/2011
Ferrarese contro il nuovo CIE in provincia di Brindisi
“I problemi che il Governo è chiamato a risolvere non possono più essere scaricati ‘a cascata’ sulla periferia con decisioni assunte senza la minima concertazione territoriale, a tal punto da aver ignorato finanche la Regione Puglia”. Lo afferma il Presidente della Provincia di Brindisi Massimo Ferrarese a commento della decisione assunta dal Ministero dell’Interno di allestire una tendopoli da 720 posti per far fronte all’emergenza immigrati su un’area a confine tra le province di Brindisi e Taranto, situata a poche centinaia di metri dalla zona residenziale di Oria ed a pochi chilometri da quella di Manduria.
“Come al solito – aggiunge Ferrarese – si assumono decisioni senza consultare chi vive ed opera in questo territorio. Leggiamo che questo sito sarebbe stato scelto perché ospitava un vecchio aeroporto militare e perché si troverebbe nelle condizioni più adatte per un ripristino rapido. Ed invece sanno tutti che non è così. E’ semplicemente un’area che versa da decenni in uno stato di completo abbandono, non recintata, peraltro a ridosso della strada provinciale Oria-Manduria. All’interno vogliono localizzare un Centro di identificazione ed espulsione. La stessa struttura che viene costantemente vandalizzata nel centro di Restinco, nonostante lo stesso sia blindato come un carcere. Del resto, le evasioni sono ormai giornaliere, per effetto di vere e proprie guerriglie che mettono a repentaglio anche la vita delle forze dell’ordine. Ed a tal proposito non va dimenticato che abbiamo chiesto più volte un rinforzo di uomini per tutto ciò che accade. Ma i nostri appelli sono rimasti nel vuoto. Adesso vogliono portare questa gente in mezzo alle case delle nostre famiglie senza alcuna delle più elementari garanzie in termini di sicurezza. Non è un mistero, infatti, che i CIE siano costantemente interessati da disordini provocati dagli ospiti”.
Ferrarese, pertanto, giudica quello individuato come il posto meno adatto per realizzare una tendopoli. “Avremmo potuto individuare soluzioni decisamente più praticabili e sicure, ma si è voluto decidere senza porsi alcun problema sulle conseguenze negative per le città coinvolte. Qui non si tratta – ha concluso Ferrarese – di sottrarsi a compiti di assistenza e di solidarietà umana nei confronti di questi fuggiaschi nordafricani. Ma non si può pensare che debba sempre e comunque pagare la Puglia per tutti un presso altissimo in termini di vivibilità, di impiego di risorse e di mancato sviluppo dal punto di vista ricettivo visto che è impensabile parlare di turismo dove sorgono tendopoli per immigrati clandestini”.
COMUNICATO STAMPA AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI BRINDISI
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