Brindisi, 26/03/2011

SNIM: il programma del 27 Marzo

Giornata movimentata, quella di oggi, al Salone Nautico di Puglia. Fin da prima dell'apertura ufficiale dei cancelli, infatti, decine di persone hanno affollato l'enorme piazzale destinato a parcheggio. Decine che poi, dopo l'apertura, sono diventate centinaia e centinaia, complice anche la temperatura mite, nonostante il cielo coperto.
La mattinata si è aperta con la premiazione, da parte della Rassegna “Azzurro Salentino” di Giuseppe Meo, il presidente di Area Progetti, per il suo impegno costante nell'organizzazione, ormai da nove anni a questa parte, del Salone Nautico. Dopo la consegna del riconoscimento, ha preso il via l'incontro, organizzato sempre dalla Rassegna “Azzurro Salentino”, sul tema “Linguaggio di civiltà tra le due sponde dell'Adriatico” con il patrocinio morale del Ministero dei Beni Culturali.
Anche oggi, dunque, al centro del dibattito i rapporti tra le due sponde dell'Adriatico che ha rappresentato il filo conduttore di questa nona edizione dello Snim.
Tra i relatori, portati a Brindisi dalla professoressa Carmen De Stasio, il Professor Pierfranco Bruni, Dirigente del Ministero dei Ben Culturali e la professoressa Isabella Bernardini D'Arnesano.

Subito a seguire, Confindustria Brindisi ha portato al Salone Nautico due nomi di respiro nazionale dell'associazione degli industriali: Fulvio D'Alvia, Direttore RetImpresa Confindustria e Marina Stella, Direttore Generale UCINA Confindustria Nautica. Argomento dell'incontro – al quale hanno partecipato molti imprenditori –, la presentazione del Protocollo “Mare Nostrum”, una rete nazionale per rilanciare la competitività della nautica da diporto italiana.
“Questo settore – ha esordito il Presidente Giuseppe Meo, che ha coordinato i lavori – è strategico per tutta la nostra regione ed ha ampi margini di sviluppo, se si considera che nel 2010 l'export delle nostre aziende che fanno parte del Polo Nautico Città di Brindisi ha fatto registrare un aumento, secondo uno studio che abbiamo commissionato, del 301%. Questo a dimostrazione della solidità e della professionalità delle nostre imprese ma anche del grande lavoro portato avanti dal Polo, che vuole raggiungere livelli di eccellenza ancora superiori”.
Numeri che hanno stupito i due rappresentanti nazionali di Confindustria. Ma il Presidente Meo ha parlato anche del ruolo imprescindibile del Distretto Produttivo della Nautica da Diporto della Regione Puglia e delle molte possibilità offerte dall'apertura ai Paesi dei Balcani.
Per essere ancora più competitivi sui mercati internazionali, però – ed anche questo lo abbiamo sentito ripetere spesso durante queste giornate ricche di incontri e dibattiti e dunque di spunti –, è necessario fare sistema e la Manovra Finanziaria ha offerto un nuovo strumento: le Reti di Imprese.
Per verificare gli strumenti necessari alle aziende italiane, Confindustria ha voluto partire dal basso, ascoltando le voci dei suoi imprenditori. In questo modo ha evidenziato cinque criticità da superare nel campo più generale delle aggregazioni di aziende. “La prima – ha spiegato D'Alvia – è senza dubbio la necessità di superare il localismo distrettuale. Ed in questo senso il nostro compito è quello di aiutare le imprese a creare reti più ampie. La seconda è la necessità di mettere in campo alleanze, anche temporanee, finalizzate alla realizzazione di uno specifico progetto e quindi non fini a se stesse”.
A seguire, secondo il Direttore RetImpresa Confindustria, ci sono la volontà degli imprenditori di mantenere le proprie autonomie all'interno delle aggregazioni, la necessità di ridurre il carico della burocrazia rendendo gli strumenti aggregativi più flessibili e snelli ed infine l'esigenza che queste aggregazioni siano private e che lascino fuori, quindi, la politica e le Amministrazioni Locali. “Gli apparati para pubblici – ha incalzato D'Alvia – non sono più sostenibili”.
A tutte queste domande il Contratto di Rete previsto dall'articolo 42 della Manovra Finanziaria 2010 dà una risposta, con in più un sostegno finanziario che si esplicita in una esenzione d'imposta sugli utili reinvestiti nella Rete stessa per lo sviluppo del Programma. “Scopo di RetIndustria – ha sottolineato il Direttore – è quello di sensibilizzare in questo senso i nostri imprenditori. Mare Nostrum è uno dei nostri progetti perché Confindustria ha un forte interesse nei confronti della nautica”.
Il Protocollo, per la precisione, è strutturato su due livelli. “Il primo – ha spiegato D'Alvia – è quello di creare una rete tra le 40 organizzazioni regionali e le 10 associazioni territoriali che attualmente ne fanno parte, e che lavoriamo per fare aumentare sempre di più, per offrire servizi ad alto valore aggiunto con il sostegno di Ucina, che è uno dei nostri soci fondatori. Il secondo è quello di promuovere e realizzare contratti di rete tra le aziende che ruotano intorno al settore della nautica e del suo indotto, anche cercando alleanze al di fuori del territorio”.
Marina Stella, invece, ha snocciolato i numeri del settore nautico in Italia, rassicurando sulla tenuta generale del comparto nonostante la crisi degli ultimi anni e con un cauto ottimismo. “Per il 2011 – ha evidenziato – si segnalano a macchia di leopardo segnali di ripresa, soprattutto nei mercati emergenti. L'Italia, tuttavia, mantiene il primato europeo nella produzione ed il secondo posto nel mondo, subito dopo gli Stati Uniti, mentre i nostri costruttori gestiscono attualmente il 40% di tutti i progetti in corso di realizzazione nel mondo”.
“Ho gradito molto – ha dichiarato il Presidente di Confindustria Brindisi Giuseppe Marinò, al quale erano affidate le conclusioni – questa logica di spirito associativo”. Marinò ha sottolineato il salto di qualità a livello nazionale che Confindustria sta compiendo, nonostante il freno di “qualche tradizionalista che spesso non accetta questo cambiamento”, ed ha promesso un impegno perché anche a Brindisi si compia questo salto di qualità.
“Sono convinto – ha aggiunto – che nei numeri di cui ci ha parlato il Direttore Generale di Ucina ci sia anche un pezzo del nostro lavoro, in una terra dove la politica, con gli slogan, dice spesso di voler unire ma poi, invece, non mette in pratica ciò che promette. Siamo fieri di rappresentare gli imprenditori di una terra che ha un grande valore nel campo della nautica. Oggi il Polo Nautico conta 16 imprenditori, 16 aziende che vogliono un livello di rappresentatività diverso. E cono convinto che il prossimo anno avremo ancora più aziende da indicarvi”.
“Questo Salone – ha concluso il numero uno degli industriali brindisini – deve essere una vetrina. Cinque giorni per esprimere tutto il lavoro che dobbiamo fare nei restanti 360”.

Programma degli eventi previsti per domani, 27 marzo (giornata di chiusura):
ORE: 11,00 - Sala Conferenze - Capannone Sant'Apollinare
CONFERENZA: “Mare Sicuro 2011”
A cura: Capitaneria di Porto Brindisi

ORE: 11,00 - Area Mare
DIMOSTRAZIONE: USO DEL SESTANTE E USO DELLA CARTA NAUTICA (Lezioni teorico-pratiche al pubblico)
A cura: I.T.N. "Carnaro" - Prof. Marco Navazio

ORE: 12,00 - Area Mare
DIMOSTRAZIONE SUBACQUEA ( Lezioni teorico-pratiche al pubblico)
A cura: I.T.N. "Carnaro" - Prof. Marco Navazio

ORE 16,00 - Area Mare
SPETTACOLO: DIMOSTRAZIONE DI VOGA CON EVOLUZIONI
A cura: I.T.N. "Carnaro"