Fasano, 13/04/2011
Anziano morto in casa: 50enne arrestata per rapina
Una banale caduta. Sulle prime era apparsa questa la causa della morte di Marco D'Amico, 88enne di Fasano, che il 22 Marzo scorso era stato rinvenuto presso la propria abitazione, in stato di semi incoscienza e riverso per terra in una pozza di sangue. L'uomo era deceduto il giorno seguente presso l’ospedale "Perrino" di Brindisi, a seguito delle complicanze dovute alle ferite riportate.
Ma agli inquirenti è subito sorto qualche dubbio, suffragato anche dalle dichiarazioni dei conoscenti della vittima. Circostanza non secondaria era ritenuta la mancanza del telefono cellulare della vittima. E da qui sono partite delle indagini tecniche che ben presto hanno fatto emergere tutt'altra verità.
Tutto portava ad evidenziare inequivocabili responsabilità a carico di Maria Legrottaglie, 50enne fasanese, trovata in possesso del telefono cellulare del deceduto.
Ben presto i Carabinieri hanno accertato che la donna, il 18 marzo scorso, dopo essere andata a trovare D'amico, e averlo verosimilmente sedato, si è appropriaTa del telefono cellulare e del danaro contenuto nel portafoglio allontanandosi dalla casa e lasciando l’88enne addormentato sulla sedia della cucina dalla quale sarebbe successivamente caduto.
Ed oggi i carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Fasano hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dalla dott.ssa Eva Toscani, G.I.P. del tribunale di Brindisi, che, concordando con le risultanze investigative dell’arma e del P.M. dottoressa Valeria Farina Valaori, titolare delle indagini, ha disposto l’arresto in regime di custodia cautelare della donna nel carcere di Lecce
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