Brindisi, 18/04/2011

Privatizzazione AQP, Brigante: "mantenere gli accordi presi"

Un appello ai componenti della seconda Commissione convocata per mercoledì 03 maggio che deve licenziare il disegno di legge sulla privatizzazione dell’Acquedotto Pugliese, in particolare al Presidente Rocco Palese a mantenere l’impegno di ritirare i 100 emendamenti presentanti al disegno di legge, al centro sinistra di assicurare la presenza dei consiglieri in seconda e quinta commissione in riunione congiunta.
Lo ha lanciato il consigliere della Puglia per Vendola Giovanni Brigante, Presidente della seconda Commissione, che ha partecipato alla conferenza stampa dei capigruppo convocata dagli stessi per denunciare alla stampa e all’opinione pubblica il comportamento ostruzionistico del popolo delle libertà nelle commissioni consiliari e in consiglio regionale che sta bloccando l’iter legislativo del disegno di legge sull’Autorità Idrica Pugliese e sul ddl sulla pubblicizzazione dell’Acquedotto pugliese.
“L’opposizione in commissione ha presentato molti emendamenti dai quali emerge non solo l’intento ostruzionistico, ha aggiunto Brigante, ma anche l’impreparazione del centro destra sul merito della discussione. Hanno presentato emendamenti che riguardavano il primo disegno di legge sulla pubblicizzazione di AQP e già superati da emendamenti di costituzionalità presentati dall’Assessore Amati”.
La Puglia per Vendola avverte l’opposizione che si tratta di due disegni di legge urgenti e fondativi del Governo regionale pugliese.
Il disegno di legge sull’Autorità Idrica è un obbligo legislativo imposto dal governo nazionale cui la Regione Puglia deve assolvere, poiché ha lo scopo di dare attuazione alla legge n. 42 del 2010 che, disponendo la soppressione delle Autorità d’ambito previste dal Testo Unico ambientale, demanda alle regioni l’attribuzione delle funzioni nel rispetto dei principi di sussidiarietà, differenziazione e adeguatezza. I comuni di tutte le province pugliesi, gli enti più vicini ai cittadini, saranno rappresentati nel Consiglio direttivo dell’Autorità, che approverà il piano d’Ambito e la tariffa per la gestione del servizio idrico integrato.
Il disegno di pubblicizzazione dell’Acquedotto pugliese anch’esso assolve un dettato della normativa nazionale, ma è soprattutto una precisa volontà del Governo regionale di trasferire la gestione dell’acqua, quale diritto alla vita dei pugliesi, da una gestione privatistica e affaristica a una gestione pubblica a garanzia di tutti i pugliesi.
“Mi auguro di trovare maggiore responsabilità in aula e in consiglio nei consiglieri di opposizione, ha concluso Brigante, l’ostruzionismo se rientra nella dialettica democratica ci può stare, ma non può esserci se diventa invasiva per le istituzioni”.

COMUNICATO SERVIZIO STAMPA GIUNTA REGIONALE PUGLIESE