Fasano, 29/04/2011
Altra misura anticrisi del Comune di Fasano
L’Amministrazione comunale di Fasano ha attivato una nuova misura anti-crisi a sostegno delle imprese aggiudicatrici degli appalti del Comune. Si tratta della possibilità prevista per le imprese di attivare la cessione del credito pro solvendo. In sostanza, le ditte possono chiedere l’anticipazione alle banche del corrispettivo dovuto loro dal Comune per lavori realizzati o per forniture di servizi espletate e, peraltro, a differenza della cessione pro soluto, l’operazione pro solvendo ha costi decisamente più bassi per la stessa impresa.
«E’ la seconda misura anti-crisi che abbiamo voluto adottare in questo periodo difficile per l’economia italiana e internazionale – afferma il sindaco Lello Di Bari -. A causa del rispetto dei vincoli del cosiddetto Patto di stabilità interno come obbligo previsto dal Governo centrale per un Comune, spesso ci troviamo nella condizione di non poter erogare all’impresa appaltatrice di lavori comunali il corrispettivo previsto nei tempi prefissati. In questo modo, è ovvio – sottolinea Di Bari – che creiamo, pur non volendolo, un disagio all’impresa, costretta a non avere liquidità corrente, il che si traduce nell’impossibilità di pagare alla regolare scadenza salari e stipendi ai propri operai e dipendenti. Con la soluzione della cessione del credito pro solvendo, invece – spiega Di Bari – le imprese hanno subito il corrispettivo previsto dall’aggiudicazione della gara d’appalto non appena realizzano le opere programmate o completano la fornitura di servizi; il che permette una certa tranquillità sia per l’impresa che per i suoi stessi dipendenti e operai». Oltre un mese fa, l’Amministrazione comunale aveva attivato la misura anti-crisi della cessione del credito nella formula del pro soluto «e ci siamo resi conto che, per venire maggiormente incontro alle difficoltà attuali del mondo dell’impresa, la soluzione del pro solvendo era più vantaggiosa per le stesse ditte – spiega Giuseppe Zaccaria, assessore al Bilancio -. Dobbiamo considerare che dallo Stato il nostro Comune ha subìto tagli nel 2011 per 950mila euro, in termini di trasferimenti mentre, dall’altro lato, l’obiettivo del Patto di stabilità che dobbiamo onorare è pari a 2.370.224,12 euro; questo parametro – puntualizza Zaccaria – sta a significare che il Comune, pur avendo liquidità disponibile nei propri conti correnti, deve risparmiare quella somma, ritardando i pagamenti ai propri fornitori o riducendo ulteriormente le spese. La sospensione dei pagamenti, pur a fronte di disponibilità di cassa – sottolinea Zaccaria – crea evidenti disagi alle imprese fornitrici con ciò contribuendo ad alimentare la crisi di liquidità dell’attuale sistema economico. L’attivazione della pratica nella forma della cessione del credito pro solvendo, da parte delle imprese nostre creditrici, è più snella di quella pro soluto e, quel che è più importante, risulta essere meno onerosa, ossia meno costosa, per le stesse imprese. Infatti, alle banche o agli istituti finanziari le imprese che attivano la procedura non trasferiscono il rischio dell’insolvenza del credito – spiega Zaccaria – così come accade per la formula della cessione di credito pro soluto, e, quindi, le banche applicano un costo decisamente più basso per l’anticipazione alle imprese del credito da esse vantato».
L’Amministrazione comunale ha demandato alla dirigente del settore Risorse, Marisa Ruggero, il compito di contattare gli istituti di credito per promuovere la sottoscrizione dello schema di convenzione col Comune, in modo da formare un elenco delle banche e degli intermediari finanziari disposti ad accettare, dalle imprese, la proposta della cessione del credito pro solvendo. L’elenco verrà pubblicato sul sito internet istituzionale www.comune.fasano.br.it e le imprese creditrici potranno scegliere, così, quell’istituto che meglio lo aggradi per attivare la pratica. Ma non solo. La giunta-Di Bari ha stabilito la durata della cessione del credito pro solvendo per un periodo di prova triennale (rispetto, invece, a quell’annuale della cessione del credito pro soluto) e di ammettere le cessioni di credito maturato anche nei casi in cui nei capitolati di gara sia stata espressamente esclusa la possibilità di cessione del credito
COMUNICATO STAMPA AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI FASANO
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