Brindisi, 13/05/2011
Referendum 12-13/6: le riflessioni dell'Azione Cattolica
I referendum popolari indetti per il 12 e 13 giugno c.a. ci impongono una riflessione attenta e accurata, un esercizio consapevole e responsabile della nostra libertà, un impegno informativo all’altezza del nostro diritto.
Convinti dell’importanza che l’esito di questa interrogazione avrà sulla nostra vita e su quella delle generazioni future, invitiamo tutti i cittadini che si riconoscono nei valori cristiani a riflettere con accuratezza sui quesiti proposti.
Non si tratta, da parte nostra, di fornire indicazioni di voto, quanto piuttosto di individuare i criteri sui quali, come cristiani, non possiamo avere fraintendimenti:
- Vivere il dono della libertà personale come “segno privilegiato dell’immagine divina. […] La dignità dell’uomo esige che egli agisca secondo scelte consapevoli e libere”.
- Aprire i nostri luoghi formativi al dialogo e all’informazione, al confronto con persone competenti, alla ricerca di un bene che valga per tutta la società.
- Essere consapevoli che le azioni che compiamo oggi avranno certamente delle ripercussioni per il domani.
- Superare la logica della convenienza personale, interrogandoci su quali forme legislative possono garantire un “bene permanente” per il nostro prossimo.
Siamo consapevoli che per portare a compimento la nostra missione di cristiani, non è sufficiente esprimersi con un sì o con un no sull’abrogazione di una legge. È necessario, invece, chiedere alla politica una riflessione matura, libera da giochi di potere e di interesse.
Ci auguriamo che dalla riflessione che potrà scaturire in vista dei referendum del 12 e 13 giugno, nasca in noi e nelle nostre comunità, il desiderio di mettersi in gioco e spendersi per il raggiungimento di questo obiettivo, consapevoli che, come afferma la costituzione conciliare “Gaudium et spes” “tutti i cristiani devono prendere coscienza della propria speciale vocazione nella comunità politica; essi devono essere d’esempio, sviluppando in se stessi il senso della responsabilità e la dedizione al bene comune, così da mostrare con i fatti come possano armonizzarsi l’autorità e la libertà, l’iniziativa personale e la solidarietà di tutto il corpo sociale, la opportuna unità e la proficua diversità”.
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