Brindisi, 23/05/2011
Rigassificatore, Claai e Api difendono Ratti e la Brindisi Lng
“È un ultimatum di un'impresa disperata per il «no» contro il progetto su cui si spunta le corna dal 2000. Da allora, ha prodotto solamente tanta carta che non basterebbe un Ducato a contenerla. Dove è fermo, oggi, il progetto? Al ministero dello Sviluppo, che da quasi un anno ha fermato la pratica. «Abbiamo rifatto tutto quello che ci avevano chiesto – aggiunge Ratti –. E ora, cosa manca? Sono mesi che chiediamo al ministero dello Sviluppo di sbloccare il progetto. Dal luglio scorso, è quasi un anno. È un progetto da centinaia di posti di lavoro per il Sud; è un progetto che non ha chiesto un euro di finanziamento. Si tratta di fare quello che un paese normale si aspetterebbe dopo che Fukushima ha cambiato gli scenari. Lunedì scriveremo a Romani una lettera per denunciare la situazione».”
E’ quanto veniva riportato ieri in un approfondito servizio de Il Sole 24 Ore in relazione alla scandalosa vicenda della costruzione del rigassificatore della LNG BRINDISI.
La Claai Puglia e Basilicata – Delegazione di Brindisi e l’API, di fronte al pericolo ormai concreto che un investimento di oltre 500 milioni di euro, che darebbe lavoro a centinaia di persone (oltre alla realizzazione del Distretto del Freddo) possa tradursi in un’altra opportunità perduta, denuncia la responsabilità di quei soggetti sociali e istituzionali che hanno ostacolato ad ogni costo la realizzazione del rigassificatore.
Quello tenuto dal governo nazionale, dalla Regione Puglia, dalla Provincia e dal Comune di Brindisi è stato ed è un atteggiamento inqualificabile, che non trova alcuna seria giustificazione! Specie se si tiene conto del dramma della disoccupazione che vive, in particolare, l’area brindisina: un territorio “desertificato” e sfigurato nel suo contesto ambientale; un territorio che non riesce, al di là delle chiacchiere, a creare quelle opportunità per nuovi investimenti esterni compatibili con le sue peculiarità.
Il danno che si produrrebbe non riguarda solo le diverse migliaia di disoccupati, ma riguarda anche in modo diretto le tantissime imprese che avrebbero avuto la possibilità di crescere e di consolidarsi.
La Claai Puglia e Basilicata e l’API, pertanto, rivolgono un accorato appello a tutte le organizzazioni imprenditoriali brindisine e ai sindacati dei lavoratori affinchè sia verificata, in tempi strettissimi, la possibilità di promuovere una fortissima iniziativa unitaria nei confronti di tutte quelle istituzioni che sono chiamate a decidere sulla ripresa dei lavori per la realizzazione del rigassificatore e del “Distretto del Freddo” ad esso collegato.
A tal fine, la Claai e l’Api, si rimettono alle decisioni delle altre organizzazioni su menzionate per concordare con loro giorno, ora e luogo dell’incontro.
COMUNICATO-STAMPA
LA CLAAI PUGLIA E BASILICATA – DELEGAZIONE DI BRINDISI
L’API DI BRINDISI
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