Brindisi, 09/06/2011
Appalti: Claai e Api plaudono allo stop al massimo ribasso
La C.L.A.A.I. Puglia e Basilicata – Confederazione delle Libere Associazioni
Artigiane Italiane, Delegazione di Brindisi – e l’API – Associazione delle Piccole
Industrie – esprimono la loro soddisfazione per l’entrata in vigore, dall’otto giugno,
del DPR 207/2010, ovvero del Regolamento di attuazione del codice sugli appalti
pubblici.
Sono molte ed importanti le novità introdotte da tale decreto. Ad esempio i
progetti pubblici dovranno essere validati e verificati da un ente terzo, con almeno 5
anni di esperienza, in ogni singola fase, dal preliminare al definitivo, e questo
consentirà di correggere in corsa gli errori nella progettazione. O ancora, la pubblica
amministrazione potrà ricevere dei finanziamenti privati per servizi e forniture
seguendo il modello del project financing.
Di particolare importanza è lo stop al massimo ribasso! Il prezzo proposto
dall’offerente sarà infatti uno degli elementi, e non più l’unico, su cui basarsi per
l’affidamento dell’appalto. L’introduzione del concetto di “offerta economicamente più
vantaggiosa”, infatti, affianca al prezzo la qualità ed i tempi di esecuzione, quali
elementi di giudizio del progetto.
Tutto ciò consentirà di combattere quello che oramai era diventato un vero e
proprio fenomeno aberrante nel meccanismo degli appalti: i ribassi in alcuni casi
raggiungono punte di oltre il 50%. Molto spesso questi valori, poco ragionevoli, sono il
frutto di interventi premeditati e criminosi. Basti pensare ad esempio ai
“rigonfiamenti” delle basi d’asta mirate a favorire i “soliti” soggetti. Senza poi
dimenticare che dietro enormi ribassi si nasconde una pessima qualità dei materiali
utilizzati o un risparmio sulle fondamentali misure di sicurezze che mettono in pericolo
la vita di tantissimi lavoratori.
L’entrata in vigore di tale regolamento e l’introduzione dell’offerta
economicamente più vantaggiosa rappresentano dunque un impulso a quella legalità e
sicurezza che la C.L.A.A.I. e l’API cercano continuamente di garantire ai loro associati.
Spetta ora a tutte le stazioni appaltanti recepire la nuova normativa ed
uniformarsi tempestivamente ad esse. Pertanto, la Claai Puglia e Basilicata e l’API,
chiedono all’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani), all’UPI (Unione delle
Province Italiane) e tutti gli altri Enti Pubblici di dare le dovute indicazioni e
sollecitazioni perché le nuove regole siano tempestivamente osservate da parte di tutti.
COMUNICATO STAMPA CLAAI E API
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