Bari, 14/06/2011
Aqp pubblica: gli interventi di Brigante e Curto
L'apertura del dibattito del consiglio regionale sul Disegno di legge “Gestione del servizio idrico integrato. Costituzione dell’Azienda pubblica regionale” è stata affidata alla relazione del presidente della seconda Commissione, Giovanni Brigante, l'inizio della discussione in aula.
“L’acqua riveste il ruolo più importante nella vita dell’uomo – ha detto Brigante – la sua carenza, infatti è il maggior ostacolo allo sviluppo sostenibile ed è causa persino di conflitti di popoli”.
“In una regione come la nostra – ha continuato il presidente – in cui la disponibilità è stata sempre scarsa, occorre individuare modelli gestionali in grado di garantire l’approvvigionamento vitale alla popolazione non solo per l’uso potabile ma anche irriguo e industriale”.
“Non sarà certamente l’esito referendario, il cui segnale prevalente è stato soprattutto di natura politico rispetto all’appeal di cui gode attualmente il centrodestra nazionale, a rendere meno opportuni i rilievi al Disegno di Legge di ripublicizzazione dell’Acquedotto pugliese, frutto di un puzzle ideologico - culturale che di certo non riuscirà a rimediare alle ataviche arretratezze del sistema idrico pugliese”. A dichiararlo è il vice capogruppo Udc in Consiglio regionale , Euprepio Curto.
“Mentre - ha proseguito Curto - in una parte rilevante del territorio regionale ancora oggi l’acqua è garantita solo per poche ore al giorno, e in moltissime splendide località turistiche pugliesi si è costretti ad approvvigionarsi dalle autobotti, proprio come cinquant’anni fa, il Consiglio regionale è stato impegnato su un provvedimento che, a Dio piacendo, entrerà in vigore solo dopo il 2018 (ma i 12 milioni e mezzo di euro alla Basilicata glieli diamo subito!), e che, soprattutto, è infarcita di tante contraddizioni che sicuramente emergeranno nelle future fasi operative”.
“Speriamo – ha concluso Curto – che nelle more dell’entrata in vigore della legge Acquedotto pugliese Spa risolva definitivamente i gravissimi problemi strutturale di una rete idrica vergognosamente fatiscente al cospetto elle reti idriche del nord e dei più accorsati Paesi europei, altrimenti i pugliesi resteranno a pane e … acqua”.
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