Bari, 14/06/2011
Approvata legge su ripubblicizzazione AQP
Alla ripresa di lavori pomeridiani il Consiglio regionale ha ultimato l’approvazione con 37 voti favorevoli della maggioranza e 24 voti contrari dell’opposizione del disegno di legge che ripubblicizza l’Acquedotto Pugliese.
L’AQP sarà guidato da un amministratore unico che sarà nominato dal Presidente delle Giunta regionale entro un mese, tra candidati in possesso di comprovate esperienze e competenze professionali o in possesso di rilevante esperienza nel settore dell’organizzazione e gestione delle risorse idriche. La legge prevede anche un Consiglio di sorveglianza con poteri di controllo, composto da rappresentanze delle associazioni ambientaliste, dei consumatori, dei sindacati e dei comuni.
L’AQP sarà sottoposto alla vigilanza della Regione Puglia (che detiene il 78% delle quote della SPA attuale), nonché a quella della Corte dei Conti. Prevista l’erogazione gratuita, relativamente alle utenze domestiche, di un quantitativo d’acqua corrispondente al 18% degli avanzi netti di gestione a favore degli indigenti.
Su questo articolo il PdL e l’UDC si sono astenuti e la Puglia prima di tutto ha votato contro. Il capogruppo dell’UDC Salvatore Negro, all’inizio della seduta pomeridiana, alla luce di una mail inviata dal Comitato Acqua pubblica che chiedeva un approfondimento dal disegno di legge rispetto ad alcuni emendamenti presentati non recepiti e all’esito del recente referendum, ha proposto un rinvio dell’esame del provvedimento. Richiesta respinta dalla maggioranza. Lo stesso Negro ha espresso le perplessità dell’UDC sulla legge, definita “non utile per la Puglia”, sottolineando in particolare la mancanza di certezza del finanziamento necessario per garantire il minimo vitale di acqua per la famiglie, fermo restando che le tariffe dell’acqua saranno determinate dall’Ente idrico pugliese.
Il coordinatore del PdL Rocco Palese ha espresso forti perplessità, in particolare, sull’articolo della legge che rimanda alle variazioni al bilancio di previsione 2011 della Regione di prossima approvazione con cui saranno previsti 12,250 milioni per l’acquisizione delle azioni dall’attuale SPA, di proprietà della Regione Basilicata. Palese ha sottolineato che la variazione al bilancio in questione avrebbe dovuto essere già acquisita e che sarebbero stati necessari, comunque, tempi diversi e dilazionati, in modo da evitare il rischio di eventuali contenziosi con la Regione Basilicata. L’Assessore Amati ha rassicurato in merito a questo punto, atteso che AQP ha registrato un congruo avanzo di gestione che sarà ratificato con l’approvazione del bilancio 2010 in programma a fine mese.
Infine il presidente Vendola che nella conclusione finale prima del voto sull’intera legge, ha parlato, tra l’altro, di “acqua pubblica come battaglia planetaria” e della necessità di introdurre su larga scala una cultura diffusa sugli usi comportamentali della risorse acqua, codificando il principio che “chi spreca paga”.
Il presidente ha sottolineato la situazione critica trovata nel 2005 nell’Acquedotto Pugliese, sia sul piano della manutenzione ordinaria che straordinaria. E’ stata questa la ragione – ha detto – per la quale è stato necessario prima renderla efficiente per poi passare alla fase della pubblicizzazione, con l’approvazione della legge odierna, senza mai dimenticare che la responsabilità della gestione dell’acqua deve essere patrimonio diffuso e partendo dal presupposto che non risponde al vero – secondo Vendola – l’equazione pubblico uguale spreco.
COMUNICATO SERVIZIO STAMPA CONSIGLIO REGIONALE PUGLIESE
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