Ostuni, 19/06/2011
La Guardia Costiera soccorre imbarcazione in avaria
Ha avuto un lieto fine la “battuta di pesca” di tre giovani residenti a Francavilla Fontana soccorsi dalla guardia costiera nella notte tra sabato e domenica.
I tre giovani di 22 anni di età, si erano allontanati dalla Marina di Ostuni con un natante a motore di circa 4.50 mt per svolgere un’attività di pesca sportiva, quando poco dopo le ore 03.00 accusavano problemi al motore, che subito dopo si spegneva e non si riattivava più.
Contestualmente i giovani si accorgevano che il natante da diporto in vetroresina, ormai fermo, imbarcava acqua compromettendo la galleggiabilità dell’unità. Provavano a chiedere soccorso lanciando un razzo che però non veniva avvistato da alcuno, pertanto tramite il numero blu 1530, destinato alla richiesta di soccorso in mare, si rappresentava la propria situazione alla Guardia Costiera a cui si richiedeva un urgente intervento precisando di essere nelle acque antistanti località Diana Marina di Ostuni.
La chiamata ricevuta dalla centrale operativa di Roma della Guardia Costiera, veniva rilanciata, secondo quanto previsto dall’organizzazione SAR, alla sala operativa di Brindisi che prendeva immediati contatti con i malcapitati prossimi ad entrare nel panico, dicendo loro che immediatamente si era disposta l’uscita della motovedetta sar più prossima, dislocata nel porto di Monopoli, invitavano gli stessi ad indossare il giubbotto di salvataggio e continure a svuotare l’acqua dallo scafo per garantire la galleggiabilita’ sino all’arrivo della motovedetta.
In poco piu’ di mezz’ora i militari della Guardia Costiera a bordo della Motovedetta CP 887 giungeva in zona della segnalazione e a mezzo radar individuavano immediatamente l’unità, risultante l’unica presente in zona.
Soccorsi i giovani a bordo della motovedetta, al fine di evitare pericoli per la sicurezza della navigazione e di inquinamento del mare in caso di affondamento, essendo impossibile un immediato recupero a cura delle parti si rimorchiava l’unità nel porto di Villanova portandola in sicurezza sino allo scivolo gestito dall’associazione A.N.M.I..
I giovani oltre ad aver accusato un grosso spavento risultavano essere in ottima salute e non necessitavano di intervento sanitario.
Riguardo alle cause dell’accaduto sembra che il tutto sarebbe riconducibile ad un urto causato quando con il carello era stata messa in mare circostanza alla quale i tre giovani non avevano dato la dovuta importanza.
CAPITANERIA DI PORTO - GUARDIA COSTIERA
DI BRINDISI
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