Brindisi, 20/06/2011
Uil: totale contrarietà alla riduzione delle esenzioni sul ticket sui farmaci
Non è un caso che i Consiglieri regionali di Puglia della maggioranza e dell'opposizione nei
giorni scorsi abbiano votato all'unanimità un ordine del giorno, presentato dalla
maggioranza di centro sinistra, per l'esonero dal pagamento del ticket sanitario.
L'improvvisa convergenza politica sulle problematiche della salute ha cancellato alcune
esenzioni previste dalla vecchia normativa dopo le eccezioni sollevate dalla Corte
Costituzionale a seguito del ricorso presentato dal Governo nazionale.
Un improvviso ritorno alla condivisione nella gestione del governo regionale ed una
ritrovata armonia politica, oppure una calcolata decisione per salvare la poltrona?
Siamo convinti che quest'ultimo obiettivo ha indotto i nostri rappresentanti regionali a
compiere questo sforzo, scaricando sui cittadini e sulle fasce sociali più deboli il costo della
loro scelta!!
L'alternativa era infatti il Commissariamento della regione e, di fronte a questo, tutti
insieme hanno deciso che era meglio mantenere l'incarico.
Per la verità le dichiarazioni rilasciate senza nessun imbarazzo da qualche rappresentante
politico dell'opposizione hanno confermato quanto sia inadeguata la giustificazione perché,
nel più classico linguaggio politichese, hanno difeso il Governo centrale che aveva
giustamente secondo loro fatto ricorso alla Corte Costituzionale perché mancava la
copertura finanziaria.
Noi della UIL di Brindisi dichiariamo la nostra totale contrarietà per questa decisione che
colpisce i cittadini meno abbienti pensionati, lavoratori in mobilità e in cassa integrazione
che tutti i giorni si trovano di fronte a grandi problemi per assicurare una esistenza
dignitosa alla propria famiglia.
Una famiglia su cinque non ha un reddito, un giovane su tre non lavora, la disoccupazione
giovanile è sempre in aumento, così come cresce la soglia di povertà.
In una regione come la Puglia ed in una provincia come quella di Brindisi dove la
mancanza di lavoro e la povertà hanno raggiunto livelli molto elevati non si intravede
ancora una seria proposta di sviluppo complessivo dell'economia.
La latitanza della politica è totale. Si continua a far finta di non capire il vero disagio delle
famiglie brindisine, anzi proprio esse diventano il bersaglio per il recupero del disavanzo
economico accumulato in anni di gestione fallimentare.
Non riescono a modificare i loro programmi vuoti con quelli virtuosi dello sviluppo e della
crescita occupazionale.
Non ci mancava altro per appesantire ancora di più la vita dei disoccupati, dei
cassaintegrati e dei lavoratori in mobilità in un settore come quello della sanità pubblica e
privata che vive uno dei momenti più drammatici per la diffusa precarietà che riguarda
l'assistenza sanitaria in tutti i suoi aspetti.
COMUNICATO STAMPA UIL
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