Brindisi, 21/06/2011

Tecnimont, Tomaselli: "la Regione si muove"

La vicenda Tecnimont rappresenta un grave salto di qualità nella crisi produttiva che angoscia il territorio brindisino ormai da anni, in un susseguirsi di chiusure e ridimensionamenti aziendali, senza che un solo nuovo investimento abbia visto la luce, ad esclusione del controverso impianto della SFIR.
L'annunciata chiusura della sede di Brindisi della Tecnimont, ove confermata, sarebbe un vero e proprio colpo all'economia locale poiché coinvolgerebbe una forza lavoro particolarmente qualificata. La Tecnimont di Brindisi, infatti, rappresenta da circa dieci anni un punto di eccellenza nei servizi industriali grazie alle qualificate risorse umane presenti, specializzate nel campo della progettazione di impianti nel settore petrolchimico , nonchè su altre tipologie di impianti industriali.
Insomma, se dovesse chiudere Tecnimont, siamo davvero allo smantellamento progressivo di punti di eccellenza dell'apparato produttivo ed industriale di Brindisi, che seguirebbe di pochi mesi la chiusura di altre storie di qualità della industria brindisina come Alenia Aeronautica e Biomateriali.
Convinti di ciò e con grande preoccupazione, nelle scorse settimane abbiamo incontrato più volte una delegazione dei lavoratori Tecnimont e le stesse organizzazioni sindacali di categoria, per manifestare la nostra vicinanza e solidarietà e per raccogliere direttamente informazioni utili circa le volontà aziendali. Ad uno di questi incontri ha partecipato, oltre allo scrivente, la Vice Presidente della Regione Puglia Loredana Capone.
È a seguito di tali incontri che nei giorni scorsi l'Assessore Capone ha contattato l'azienda, la quale è stata invitata ad un incontro presso la Regione Puglia con la Task Force per l'occupazione.
Sarà quella la sede, nei prossimi giorni, per verificare le effettive volontà aziendali circa il futuro della sede di Brindisi e le condizioni per sventare tale scelta.
La scelta di non dare pubblica notizia di tali incontri e di tali impegni, come ben sanno i lavoratori, aveva lo scopo di non pregiudicare i contatti in corso tra lavoratori, sindacati e azienda con annunci che potevano in qualche modo apparire intempestivi in assenza di una formale comunicazione dell'avvio delle procedure di chiusura della sede di Brindisi.
Appaiono, pertanto, quanto meno gratuite e imprudenti le valutazioni polemiche di alcuni consiglieri regionali circa un presunto disinteresse verso tale grave vicenda.

COMUNICATO STAMPA SALVATORE TOMASELLI - SENATORE PARTITO DEMOCRATICO