Brindisi, 17/07/2011
Rigassificatore: le riflessioni dell'Avv. Lorenzo Maggi
Intervengo nel dibattito relativo alla realizzazione del rigassificatore,
nella speranza di introdurre elementi di chiarezza, spunti pacati di
riflessione e stimoli per un dialogo costruttivo.Ma anche per dare un
contributo alla difesa di un territorio al quale si continuano a chiedere
pesanti sacrifici di vocazioni naturali, nonostante che esso abbia già dato
molto di più di quanto non gli si potesse ragionevolmente domandare. Le
Associazioni ambientaliste hanno espresso da tempo il loro dissenso in ordine
ad un progetto di sviluppo dell'economia brindisina fondato sulla scelta
energetica-industriale, ma dimentico delle straordinarie risorse quali il
porto, la feritilità della terra, le bellezze ambientali, i beni storici e
culturali- che pure connotano la nostra realtà e che, se valorizzate, darebbero
un impulso decisivo al commercio, al turismo, all'agricoltura, elevando
sensibilmente il tenore e la qualità della vita in questa Città. E non può
negarsi che la storia degli ultimi trent'anni abbia dato ampiamente ragione a
tali Associazioni. Non sono state loro ma il Governo nazionale a dichiarare il
territorio brindisino, area ad elevato rischio di crisi ambientale.. Né sono
invenzioni ambientaliste il fortissimo tasso di disoccupazione che affligge la
nostra provincia, nonostante gli impianti industriali ed energetici che vi
insistono o il numero preoccupante di cittadini che annualmente si ammalano di
cancro. Ma è, sopratutto, l'essere stata l'area di Brindisi (porto compreso)
riconosciuta anche, ad alto rischio di incidente rilevante, che desta negli
ambientalisti -e non solo in loro- fortissime preoccupazioni per l'eventuale
realizzazione del rigassificatore a Capobianco, cioè nel porto e non lontano nè
da impianti industriali a rischio di incidenti nè dalla Città né dal cono di
atterraggio aeroportuale. E le posizioni delle Associazioni sono ampiamente
condivise non solo dagli Enti locali ma pure dalla stragrande maggioranza della
popolazione.
Va, al riguardo, ricordato che la tipologia delle sostanze che via strada, via
ferroviaria e via mare vengono movimentate nel nostro territorio comporta il
rischio molto elvato di gravissimi incidenti, quali l'incendio, le esplosioni,
i rilasci tossici. Non si dimentichi che nel solo porto -secondo indagini cui
si è esplicitamente riferito il D.P.R. 23/04/1008- transitano 64.000 t. di
sostanze tossiche e ben 2.700.000 t. di sostanze infiammabili ed esplosive! Né
si dimentichi che, sempre nel porto, è cresciuta a dismisura, negli anni che si
sono succeduti dal 1998 ad oggi, la movimentazione del carbone ( siamo, se non
erro, a livelli di 6 . 8 ml. di t. all'anno!).
Ora, è questo il contesto nel quale, sempre nel porto, si vuole che sia
impiantato un rigassificatore, che, a sua volta movimenterà circa 8 mld. di mc.
di gas e determinerà, con le navi gasiere, un nuovo flusso di traffico navale,
alzando così il livello di interferenza degli altri flussi ( passeggeri, merci,
carbone ed altre materie prime per il polo industriale ) e, con tale livello di
interferenza, quello di rischio di incidente rilevante. Ed è in questo
contesto, allora, che la LNG dovrebbe leggere gli interventi preoccupati delle
Associazioni ambientaliste ( peraltro memori che l'area destinata
all'insediamento del rigassificatore è stata sottoposta a sequestro penale),
per evitare l'errore di attribuire ad esse inesistenti intenti di .terrorismo
psicologico. o di intimidazione o di denigrazione o di strumentalizzazione
delle Autorità e riconoscere, invece, alle stesse il merito di una
disinteressata difesa del territorio. Una difesa, questa, che, senza scadere
nella diffamazione o nella lesione dell'immagine di alcuno, ma senza neppure
rinunciare a gridare la verità, deve coinvolgere quanti amano Brindisi e che,
per quanto riguarda un eventuale contenzioso giudiziario, può già da oggi
contare sul contributo di prestazioni professionali assolutamente gratuite di
un pool di avvocati pronti a costituirsi in comitato per la tutela legale
dell'ambiente brindisino e di coloro che ne hanno a cuore le sorti.
L'auspicio, tuttavia, resta quello di un confronto dialogico sereno quanto
fermo, per verificare la possibilità di comporre le divergenze o prendere atto
della insanabilità del contrasto e, in quest'ultimo caso, concordare
l'accantonamento della particolare iniziativa, siccome incompatibile con il
modello di sviluppo disegnato per il territorio.
Avv. Lorenzo Maggi
Presidente Unione
Giuristi Cattolici Italiani- Sez. di Brindisi
e già Sindaco di
Brindisi
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