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Brindisi, Licchello (Uil): "tagliare i costi della politica"



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Brindisi, 19/07/2011

Licchello (Uil): "tagliare i costi della politica"

Siamo consapevoli che il nostro paese sta attraversando un momento difficilissimo della vita economica e sociale. Con la manovra finanziaria appena approvata si sta tentando in maniera inadeguata di risolvere una crisi dl sistema che si è sviluppata in Italia grazie anche alle debolezze che la politica ha manifestato in questi ultimi anni. Una debolezza aggravata dalla congiuntura internazionale che ha colpito la maggior parte dei paesi occidentali. Le scelte del Governo in carica, a detta della maggior parte degli esperti, vanno in una direzione che la UIL ha subito messo in discussione perché colpiscono solo i cittadini più deboli, pensionati e lavoratori dipendenti.
Una politica vecchia quanto il mondo: quella cioè di mettere le mani in tasca di coloro che non sono in grado di fare niente per difendersi perché colpiti su redditi certi. Evidentemente non basterà e già si stanno individuando le correzioni.
Il governo fino all'altro ieri era certo che la crisi in Italia era solo frutto della propaganda dell'opposizione e non ha fatto molto per disporre in tempo le iniziative necessarie per affrontarla.
La mancanza di una sana programmazione e progettualità in tempi utili non avrebbe favorito da un lato la fase speculativa dei mercati e dall'altro si sarebbero pianificate le azioni del risanamento permettendo il recupero nei tempi giusti.
La mancanza di confronto con le parti sociali non ha fatto altro che compromettere definitivamente la pur debole ripresa perché è venuto meno il contributo di una parte importante della democrazia nel nostro paese.
Il Sindacato, ancora oggi non è tenuto nella giusta considerazione dalla politica ed è chiamato solo quando tutto è già deciso o, peggio ancora, quando arriva il momento in cui ci troviamo davanti al baratro.
Di fronte a questa drammatica situazione risulta più facile esibirsi e dibattere in televisione, scaricando colpe e responsabilità sugli altri.
Per quanto ci riguarda nessuno è esente da responsabilità. Anche il governo della regione Puglia ha le sue colpe. Non è possibile accorgersi da un giorno l'altro del disavanzo di 450 milioni di euro nella sanità pugliese. Anche in questo settore si sono consumati scandali e compromessi tra la politica e il malaffare. Tarantini insegna. Alla fine i cittadini indigenti ricevono minore assistenza sanitaria e sono costretti a pagare i tickets ed acquistare le medicine per curasi.
Non solo.
In Puglia la disoccupazione aumenta, le ore di cassa integrazione invece di diminuire come in altre regioni d'Italia aumentano anche esse di quasi del doppio. Così anche sui ticket che il governo nazionale ha imposto con la finanziaria, quasi tutte le regioni si rifiutano di inserirli mentre la nostra regione tace e di conseguenza li applica.
Mentre quando si tratta di dare nuovo impulso all'economia per determinare sviluppo e nuova occupazione attraverso progetto già finanziati, il governatore Vendola si fa sentire con la solita politica dl NO a tutti i costi. Ormai da tutte le parti si alza un grido forte: BISOGNA TAGLIARE I COSTI DELLA POLITICA, bisogna dare l'esempio per primi, BASTA CON I PRIVILEGI. Con che faccia si chiede a tutti i cittadini di stringere la cinghia?
È vero la Consulta ha dichiarato illegittimo il taglio delle retribuzioni ai nostri consiglieri regionali, ma se avessero un atteggiamento più dignitoso al loro ruolo non chiederebbero indietro le somme decurtate, perché per fare fronte a questa richiesta bisogna trovare circa 5 milioni di euro.
La UIL provinciale non condivide in maniera assoluta la logica del recupero forzato di risorse dalle tasche dei cittadini.
In questo senso la politica è tutta uguale.

COMUNICATO STAMPA UIL BRINDISI






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