Brindisi, 26/07/2011
Bonifiche Sin, Confindustria: "paghi la parte pubblica"
Con riferimento a quanto riportato in data odierna dalla stampa locale, circa la lettera inviata dal Presidente della Provincia di Brindisi Massimo Ferrarese al Ministro Stefania Prestigiacomo, in ordine alle annose vicende dell’Area SIN di Brindisi, Confindustria tiene a ribadire quanto già - in innumerevoli occasioni ufficiali - ha denunciato: la bonifica della falda ha analogia con tutta una serie di opere pubbliche che in questo Paese si realizzano in un trentennio (quando accade!!!), caratterizzate da lungaggini burocratiche, complessi studi tecnico-scientifici, diverse posizioni politiche, mancanza di risorse, ecc. .
Il sistema industriale locale, costituito prevalentemente da grandi Gruppi e da PMI, non può più aspettare che la politica decida gli interventi da effettuare e che per farlo ci metta un tempo indefinito.
L’Accordo di Programma sottoscritto nel 2007 da Ministero dell’Ambiente, Regione Puglia, Provincia di Brindisi, Comune di Brindisi ed Autorità Portuale, ha stabilito l’ammontare del costo a carico delle aziende, per finanziare le fantomatiche e ciclopiche opere annunciate per mezzo della SOGESID.
Nel frattempo l’economia del territorio affonda, la disoccupazione dilaga, i giovani partono per non fare più ritorno.
Fatte salve le ragioni ambientali e nelle more che si decida cosa è più giusto fare, Confindustria torna a riaffermare un concetto: le aree libere da sostanze inquinanti nei terreni devono essere immediatamente rese disponibili e che per queste gli oneri economici previsti dall’Accordo di Programma per la bonifica della falda devono essere assunti dalla parte pubblica e non dai soggetti che non hanno mai inquinato la falda.
Chi non ha colpa non può essere condannato!
COMUNICATO STAMPA CONFINDUSTRIA BRINDISI
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