Brindisi, 01/08/2011
Fp Cgil sul piano di rientro per la Asl Brindisi
L'attuazione del Piano di Rientro per la ASL BR è all'oggetto di una lettera aperta inviata da Antonio Macchia, segretario generale della FP CGIL al Commissario Straordinario ASL BR e, per conoscenza, al Presidente della Regione Puglia
ed all’Assessore alle Politiche della Salute.
Di seguito ne riportiamo integralmente il testo:
Non è stato ancora attuato il Piano di Rientro e da qualche giorno si sente parlare di altre chiusure e tagli, che gettano nel panico i Cittadini brindisini costretti già ora a fare i conti con un sistema sanitario inadeguato.
La Funzione Pubblica CGIL ritiene, invece, che il Piano di Rientro và attuato così come è stato deliberato a livello regionale o magari migliorato, nel rispetto di quanto concordato con i vari livelli istituzionali preposti (Sindaci, Conferenza dei Sindaci, Provincia, Sindacato, Associazioni, Cittadini, ecc.); esprimendo il principio della vincolatività degli accordi “pacta sunt servanda”, ovvero”i patti vanno rispettati”!
Il mandato istituzionale della Regione Puglia al Manager deve essere esplicito e con altrettanta chiarezza lo stesso Manager deve trasferirlo non solo agli Operatori Sanitari, ma anche e soprattutto ai Cittadini/Utenti.
In questi momenti è necessario “uscire allo scoperto” e dire con assoluta trasparenza il programma che si intende adottare ed individuando obiettivi chiari. Ma soprattutto stroncando sul nascere le “notizie non ufficiali” (se non vere…..) divulgate da più soggetti.
Se non si vuole che la trasparenza sia una chimera, ma una prassi quotidiana, ad essa, soprattutto in sanità, deve conformarsi ogni nostro agire, divenendo oggi una necessità ineluttabile!!!
Può, infatti, un mandato istituzionale regionale al Manager essere diverso da ciò che solo pochi mesi prima è stato statuito normativamente sulla base di analisi epidemiologiche?
Sicuramente no, diremo noi!
Può un manager, pur nella sua indiscussa autonomia gestionale, sovvertire un mandato istituzionale e cambiare dall’oggi al domani le carte in tavola?
Anche in questo caso ci verrebbe da dire che la risposta sarebbe sicuramente negativa!
Infatti, il Manager può si attivare un suo personale percorso strategico, ma sempre e comunque finalizzandolo al raggiungimento di quegli obiettivi rivenienti dal mandato istituzionale della regione; né può certamente stravolgere o cambiare gli obiettivi, modificare autonomamente il contenuto e le finalità di una legge, cancellando con un colpo di spugna interi ospedali (ancorchè perfettibili) dallo scenario sanitario brindisino!
Un tale comportamento da parte del Manager, oltre che censurabile dal punto di vista dei corretti rapporti di fiducia tra Istituzioni, potrebbe configurare un abuso di potere fino a sfociare nell’interruzione di pubblico servizio, senza (giova ribadirlo) che ciò sia stato disposto o sancito normativamente da alcuno!
E la chiusura, per la volontà dichiarata di tagliare i costi in sanità, di ospedali in provincia di Brindisi, unitamente al mancato funzionamento di UU.OO. e servizi per blocco del turn over, non rischierebbe di aumentare ancor più la spesa, anziché contrarla, con il ricorso alla mobilità passiva, che già sta avendo delle impennate in tutte le ASL pugliesi, compresa la ASL BR?
Quanti sono già ora e quanti potranno essere nell’immediato futuro i cosiddetti “viaggi della speranza” per la salute dei pazienti (sempre per chi possa permetterselo) ?!
E quanto affluirà nel “privato”, che alla fine della mattanza avrà sempre meno “competitors” nella sanità pubblica?!
La Funzione Pubblica CGIL non può assistere (e sicuramente non lo farà) passivamente a fughe in avanti di qualunque Manager fuori dal tracciato istituzionale indicato nel Piano di Rientro.
Si farà interprete dei bisogni di salute dei Cittadini, di coloro che a causa della salute negata nel proprio territorio saranno costretti a foraggiare il “privato” e faranno aumentare la mobilità passiva, migrando fuori regione per trovare risposte ai propri problemi sanitari.
Né in tema di risparmio e di contenimento della spesa sanitaria, può condividere un irrazionale taglio di personale e di pp.ll. qua e là, magari contemporaneamente elargendo risorse a fondazioni quale il “S.Raffaele” a Taranto ed evitando di calare la scure su altre voci della spesa sanitaria che meriterebbero ben più attenzione, di quella fino ad oggi dedicata sia a livello decisorio regionale che di ASL, quali gli APPALTI e le CONVENZIONI e miriade di altri RUOLI e RUOLETTI!
Come O.S. da sempre vicina ai problemi della gente comune, ci permettiamo di suggerire al Commissario Straordinario di attuare si strategie autonome, ma sempre in linea con gli obiettivi fissati, normati e sanciti a livello regionale.
La invitiamo, inoltre, nel pieno rispetto delle sue prerogative e del suo ruolo istituzionale, pur rifuggendo come sempre da sterili campanilismi e ottuse resistenze al cambiamento, a operare una preventiva, serena, pacata ed approfondita analisi degli stakeholders esterni ed interni al sistema, in modo tale da tarare e rendere coerente la strategia che intenderà adottare al contesto ambientale di riferimento, potendo così raggiungere agevolmente gli obiettivi fissati a livello regionale.
Spesso una buona analisi di un problema è una operazione molto più vantaggiosa, della corsa a trovarne la soluzione. E soprattutto vorremmo che dicesse chiaramente, pubblicamente, come e quando intende muoversi per raggiungere gli obiettivi regionali.
Un approccio di questo tipo da parte della dr.ssa Paola CIANNAMEA ci vedrà sempre pronti a fornire il nostro modesto contributo, anche se talvolta in termini di critica costruttiva.
Diversamente, invece, non potremo fare a meno di svolgere ciò che oggi più che mai è il nostro ruolo nel sociale, ossia rappresentare il sacrosanto diritto costituzionale alla salute di ogni individuo, soprattutto se appartenente alle fasce più deboli ed a rischio, mettendo in atto, fin da subito, nelle forme e nei modi che riterremo più idonei ed opportuni, tutti quegli strumenti democratici per reclamare il diritto alla salute negata!
C.S. FP CGIL
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