Brindisi, 02/08/2011
Licchello (Uil): "il Pug parte col piede sbagliato"
La presentazione del Piano Urbanistico Generale della città di Brindisi, atteso da
decenni ha provocato, per l'importanza strategica sullo sviluppo futuro della città
che comporta questo documento e per gli interessi che sono contenuti, un
vespaio di critiche, suggerimenti ed integrazioni dagli addetti ai lavori e non: Enti
Istituzionali, Associazioni professionali, imprenditori, perfino da alcuni
rappresentanti della cosiddetta società civile, a dimostrazione delle difficoltà a cui
andrà incontro il progetto fino alla stesura definitiva del documento e, andando
avanti nel tempo: 30/40 anni da oggi se va bene e da quando inizieranno i lavori.
Noi della UIL provinciale, inguaribili pessimisti, diciamo che il P.U.G. è partito
con il piede sbagliato perché avrebbe come minimo dovuto coinvolgere, prima
della sua stesura e ufficializzazione, tutti gli Organismi produttivi, insieme alle
Autorità pubbliche, i settori del commercio, ecc. Cosa che non è stata fatta
innescando in questo modo la rincorsa a quello che manca ed a quell'altro che si
sarebbe dovuto inserire per renderlo più confacente alle esigenze di tutta la
comunità cittadina. Non dimentichiamo che si tratta di un progetto che rivolterà
come un guanto la città ed il suo territorio limitrofo.
Molto discutibilmente sono scomparsi dal Piano insediamenti, infrastrutture che
da anni compongono e, nel futuro ne saranno parte integrante, il tessuto
produttivo ed economico della città. Che fine faranno? Nuove strade ed azzardate
strutture impiantistiche sconvolgeranno la fisionomia di Brindisi rendendo la sua
futura crescita “nella sintesi mirabile sviluppo-ambiente-qualità”.Mirabile
appunto condensato di un avvenire tanto utopistico quanto di difficile attuazione.
Il porto, la nostra grande ricchezza fino ad oggi più che mai vantata ed esibita,
ma miseramente ridotto allo stato comatoso da parte di coloro che ogni giorno ne
descrivono, a parole, le sue grandi potenzialità senza riuscire però a cavarne una
misera idea di sviluppo reale, ne esce con le ossa rotte, completamente avulso e
dimenticato.
Il nuovo presidente dell'Autorità portuale è arrivato da poco a Brindisi, ma
avrebbe potuto essere almeno informato dell'argomento attraverso il
coinvolgimento a tempo debito dei dirigenti. Ma ci sono stati mai contatti
precedenti da parte del Comune con questo Organismo che, non lo
dimentichiamo, ha titolarità assoluta sui progetti che riguardano il porto? E con
l'ASI, la Provincia, la Camera di Commercio?
Ora gli amministratori comunali, i tecnici e tutto lo staff dell'assessorato
all'urbanistica del Comune di Brindisi: progettisti, ingegneri, architetti chiedono
la collaborazione ed il contributo di idee, attraverso “un confronto partecipato
con i cittadini” come dichiarato alla stampa.
Veramente singolare questa affermazione!
Sono stati necessari ben 7 anni per la stesura e la presentazione del P.U.G. Ora
per incanto bastano poco più di 15 giorni ai cittadini per fornire idee e contributi.
Una evidente sproporzione che fa torto all'intelligenza dei brindisini.
Una ulteriore mancanza di rispetto verso la cittadinanza che non ha bisogno solo
di questo, ma anche di ben altre attenzioni da parte della politica locale.
COMUNICATO STAMPA UIL BRINDISI A FIRMA DEL SEGRETARIO ANTONIO LICCHELLO
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