Brindisi, 02/08/2011
PUG e PalaEventi: il pensiero di Ance Brindisi
ANCE insieme all’intero Sistema dell’Edilizia di Brindisi ha fin dal primo momento accolto con interesse e volontà di partecipazione il metodo utilizzato per la predisposizione del
Documento Programmatico Preliminare (DPP) al PUG della città, volendo contribuire in aniera proattiva al disegno dello sviluppo futuro del territorio.
In queste ore, a seguito della quantomeno repentina e notturna decisione di procedere con il progetto del PalaEventi, sta crescendo nell’opinione pubblica una discussione alla
quale non intendiamo e non vogliamo sottrarci.
Con riferimento al PUG abbiamo evidenziato una posizione chiara e netta: per il Sistema dell’Edilizia di Brindisi il metodo adottato rappresentava un punto di partenza importante,
nella consapevolezza di dover mettere da parte interessi legati al presente ed al proprio tornaconto.
Non vorremmo che la campagna elettorale alle porte cancellasse in un sol colpo una impostazione ampiamente condivisa.
Le scelte contenute nel DPP devono rappresentare una svolta per il futuro della Città a condizione che si crei quella coerenza tra “urbanistica scritta” e “urbanistica praticata”.
Questa coerenza richiede coraggio e consapevolezza da parte di tutti gli attori: amministratori, funzionari, imprenditori, cittadini.
Il PUG, così come lo si vuole impostare, contiene indirizzi ed obiettivi che vanno certamente discussi, migliorati ma, infine, recepiti come fondamenta per le scelte che la politica deve sapere fare.
L’ANCE ha condiviso la discontinuità rispetto al passato, sposando indirizzi che vanno
nella direzione della riqualificazione, della ricucitura urbanistica della città e, quindi, non
soltanto nella ricerca di aree da cementificare; questo sarà possibile solo se ognuno, con
coerenza, svolgerà il proprio ruolo senza commistioni, forzature o furbizie che, nella storia
della nostra città hanno contribuito, in molte occasioni, a cambiare regole e condizioni,
creando privilegi e fortune solo per pochi a dispetto dell’interesse comune.
L’ANCE vuole impegnarsi perché ci siano per tutti le stesse opportunità e gli stessi vincoli
allo scopo di rispettare gli indirizzi generali e conseguire gli obiettivi della riqualificazione
ed il raggiungimento degli standard qualitativi che si definiranno.
Non pretendiamo di interpretare il comune sentire, ruolo che demandiamo, augurandociche ciò avvenga, alla politica, ma crediamo che non servano fughe i n avanti o scorciatoie
che, con la scusa dell’interesse pubblico o di una opera pubblica urgente, consentano di vanificare la impostazione generale prevista dal DPP, con un continuo stravolgimento
dell’urbanistica scritta a favore di quella praticata.
L’ANCE è convinta, come sostenuto dal DPP, che è possibile tradurre in realtà alcuni degli obiettivi contenuti in questo documento ovvero creare sviluppo con attenzione rispetto a
principi quali la difesa dell’ambiente, la difesa ed il recupero del centro storico, il controllo sulla espansione delle periferie e la loro ricucitura e fruibilità. La speculazione fondiaria
svuota i centri storici, ne favorisce la distruzione, spinge i residenti sempre più verso le aree periferiche.
La politica urbanistica da condividere, invece, mira a stabilizzare gli abitanti del territorio
urbano, a tutelare i nuclei centrali della città, ad evitare l’eccessivo consumo di suoli e
punta ad equilibrare interessi pubblici e privati. Tale impostazione, se si avrà il coraggio di
adottarla e farla rispettare, può non solo ridare un futuro migliore a Brindisi ma può
restituire al territorio tante opportunità ed occasioni di lavoro e di impresa per molti anni.
L’intento del Sistema dell’Edilizia di Brindisi è continuare sul solco della strategia partecipativa e condivisa.
Essere d’accordo sul metodo ed attenersi ad esso può essere garanzia di quei risultati che
la città attende da troppo tempo.
COMUNICATO STAMPA ANCE BRINDISI
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