Brindisi, 06/08/2011
Ecotecnica diffida il Comune di Brindisi
Ad un mese esatto dalla pubblicazione della sentenza n. 4025/2011 con cui il Consiglio di Stato - in accoglimento delle ragioni di Ecotecnica s.r.l. — ha annullato tutti gli atti della procedura di affidamento espletata dal Comune di Brindisi relativamente al servizio di igiene urbana, l'Amministrazione Comuale non ha ancora posto in essere alcun atto esecutivo della suddetta decisione di secondo grado, consentendo peraltro alla società Monteco, illegittima affidataria, di continuare a prestare il servizio di smaltimento dei rifiuti senza alcun valido titolo giuridico: si deve, infatti, tenere presente che il Consiglio di Stato con la pronuncia in questione, da un lato ha cancellato dal mondo giuridico tutti gli atti in virtù dei quali il Comune di Brindisi ha affidato i servizi, dall’altro, come previsto dalla legge, ha dichiarato l’inefficacia del contratto stipulato tra il Comune e Monteco, a decorrere dal 24 maggio del 2010.
Peraltro, alla luce dell’inerzia comunale, la società Ecotecnica, assistita dall' avv. Matteo Sanapo, ha, in questi giorni, notificato un atto di diffida formale con cui ha invitato l'Amministrazione municipale a conformarsi a quanto stabilito dal Consiglio di Stato.
In sintesi, con la suddetta diffida, si è chiesto al Comune di provvedere alla reintegrazione, ovvero disporre il subentro, della società Ecotecnica nell'ambito del servizio di igiene urbana svolto con merito e professionalità dal 1.1.2008 al 28.2,2010, allorché intervenuta l’illegittima esclusione dalla specifica procedura di affidamento per la quale la società aveva presentato domanda di invito.
La società Ecotecnica ha assegnato un termine di trenta giorni al Comune per prendere atto — così come disposto dal Consiglio di Sttato — dell’"effetto conformativo e reintragratorio delle pronunce di annullamento e di inefficacia del contratto stipulato con Monteco.
Decorso infruttuosamente suddette termine, Ecotecnica S.r.l. ha già formalmente avvisato l'amministrazione comunale che interesserà della vicenda tutte le competenti magistrature, avviando altresì un’azione per il risarcimento degli ingentissimi danni che il Comune di Brindisi le ha procurato attraverso l'adozione di molteplici e reiterati atti dichiarati illegittimi dal Giudice Amministrativo.
Tra l'altro, proprio il Consiglio di Stato, nella sentenza n. 4025/2011, ha rinviato a un momento successivo la valutazione in ordine alla consistenza dei danno ristorabile per equivalente, poichè la stessa potrà essere effettuata — ha statuito Consiglio di Stato "solo a seguito dell'apprezzamento dell'effetto conformativo e reintegratorio derivante dall'esecuzione delle pronunce di annullamento".
In altri termini, alla luce dei contenuti della sentenza del Consiglio di Stato di cui si è appena dato conto, l’entità del danno arrecato è, addirittura suscettibile di incremento, ove l'Amministrazione comunale, attraverso l’adozione di legittimi atti ripristinatori e reintegratori dei diritti e degli interessi della ditta Ecotecnica, non esegua la sentenza in questione.
Una simile eventualità potra, peraltro, configurare ulteriore fonte di responsabilità erariale aggravata dell'Amministrazione Comunale
COMUNICATO STAMPA ECOTECNICA SRL
|